Tutti noi l’abbiamo ascoltato almeno una volta. Saliti a bordo parte l’annuncio: “i signori passeggeri sono pregati di spegnere i telefoni o di tenerli accesi in modalità aereo”. Ma tenere i cellulari accesi in aereo è veramente pericoloso? Spesso molti di noi disobbediscono volontariamente all’invito degli hostess di bordo, senza considerare quali sono le conseguenze di un tale gesto. Generalmente perché ignorano che questa “trasgressione” può causare diversi fastidi, soprattutto a chi sta lavorando.

Ma partiamo dall’inizio. La modalità aereo sospende temporaneamente il Wi-Fi e i sistemi di comunicazione mobile (ad esempio, UMTS, LTE e EDGE). Quindi, momentaneamente non sarete in grado di inviare o ricevere messaggi e chiamate, ma potrete visualizzare tutte le informazioni già memorizzate, come contatti, giochi, musica e il download di Netflix sul vostro smartphone.

Questo piccolo accorgimento è consigliato dalle compagnie aeree per evitare che le frequenze di un dispositivo elettronico acceso, soprattutto di un cellulare, possano disturbare le comunicazioni radio e i piloti in volo. C’è da precisare, però, che a oggi non costituiscono un vero e proprio pericolo per il traffico aereo. Ecco perché spesso incrociamo il passeggero accanto a noi che ha ancora il Kindle connesso o il Nerd della fila avanti che ha ancora il cellulare acceso.

Negli ultimi anni gli aerei di linea delle principali compagnie aeree sono stati sviluppati sotto il punto di vista tecnologico. La sicurezza in volo, infatti, è diventato pian piano un tema sempre più delicato e gli evasori ad alta quota vengono sempre di più invitati a rinunciare alla tentazione di inviare un messaggino o fare una chiamata.

Le compagnie aeree, inoltre, operano una quantità infinita di precauzioni e hanno una normativa stringente per il rispetto delle modalità con le quali volare. Easyjet, ad esempio, indica in maniera specifica che i dispositivi privi della modalità aereo devono restare spenti per tutta la durata del volo, mentre i dispositivi elettronici devono essere in modalità aereo soprattutto durante le fasi di rullaggio, decollo, volo e atterraggio. Così come Alitalia che, oltre ai consigli da osservare, fornisce ai passeggeri anche la possibilità di connettersi a bordo. Insomma, ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte.

Ma, accantonato il problema relativo alla sicurezza dopo alcuni spiacevoli episodi con i Boeing 737 che hanno dimostrato di soffrire delle interferenze elettromagnetiche degli smartphone accesi, c’è anche un altro tipo di problema da affrontare, dal punto di vista economico. Non tenere il cellulare in modalità aereo, infatti, comporta costi vertiginosi perché il dispositivo può connettersi in roaming, così come è capitato a un passeggero di Aer Lingus che ha ricevuto una fattura di circa 300 dollari.

Non tutti sanno, inoltre, che dimenticare il cellulare acceso in aereo potrebbe essere punibile civilmente. Secondo l’articolo 1231 del codice civile della navigazione, chiunque non osservi una disposizione di Legge (…) in materia di sicurezza della navigazione è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi ovvero con l’ammenda fino a euro 206”.

Conviene, quindi, sia per il portafoglio che per il cuore tanto buonsenso e attenzione.

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