Forse alcune di voi ne hanno sentito parlare, altre lo hanno persino provato. Parliamo del post wedding blues, un sentimento depressivo post-matrimoniale che generalmente inizia al rientro dalla luna di miele, quando dopo i preparativi, i festeggiamenti e il viaggio di luna di miele si ritorna bruscamente alla vita reale. Molte donne si sentono in colpa dopo il tanto agognato sì. E non ne capiscono il motivo.

Un articolo pubblicato dal magazine Washington Post ha affrontato il tema e spiegato come il problema, secondo quanto rilevato dagli psicologi americani, siano le forti aspettative per il “gran giorno”, l’euforia, la commozione, cui segue inevitabilmente un senso di spaesamento e, quindi, una fase di scoraggiamento.

Quando si manifesta

post wedding blues
Fonte: www.celynek.com

Anche se le nozze sono andate alla grande, può succedere che ci si senta inspiegabilmente malinconiche per qualche settimana dopo il matrimonio. Il problema nasce proprio perché tutti si aspettano una grande felicità dopo un evento così importante.

Cercare di tornare alla “normalità” tra viaggio di nozze, pagamenti, regali e ringraziamenti, può diventare un incubo. Tutta la tensione accumulata per organizzare l’evento può oscurare la felicità di aver sposato l’uomo amato. A questo si aggiunge il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata.

Il post wedding blues ha inizio solitamente al rientro dalla luna di miele. Quello che nell’immaginario collettivo è l’unico viaggio indimenticabile e quindi da godersi appieno, è finito. Termina la gioia, l’attesa, il sogno di un momento costruito solo per due.

Gli uomini come lo vivono?

Questo fenomeno colpisce prevalentemente le donne. È il gentil sesso a mostrare maggiore fragilità in un momento delicato dal punto di vista fisico e psichico. Come accade per il post partum, i mariti rischiano di rimanere inermi di fronte ad atteggiamenti che indicano tristezza e infelicità.

Il fatto di aver appena compiuto un passo importante e tanto atteso dovrebbe portare all’estasi, nelle loro menti. Non tutti gli uomini rimangono inermi di fronte a questa situazione. Molti hanno un atteggiamento di comprensione e questo è il primo passo per far superare la crisi alle proprie mogli.

Come superare il post wedding blues

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Fonte: pixabay.com

Il miglior rimedio è quello di trovare il sostegno del marito, dei parenti o amici. Rimanere sole o pensare di poter affrontare la tristezza velocemente è un errore. Molte donne sposate possono capire il momento che si sta attraversando, così come terapisti o persone alle quali possiamo aprire il nostro cuore.

È inoltre utile fare progetti. Che sia un weekend da organizzare, la pianificazione di un figlio, l’acquisto di una casa o una festa di compleanno. La cosa migliore sarebbe pensare a qualcosa anche dopo il matrimonio. Un progetto lavorativo, l’inizio di una nuova disciplina sportiva. O semplicemente il completo rifacimento del guardaroba. In questo modo si eviterebbe di cadere in quella “pausa” che potrebbe trasformarsi in post wedding blues.

Non è raro

Fonte: web

Se pensate che il post wedding blues sia un evento comunque molto raro, vi sbagliate: uno studio condotto nel 2018 su 152 donne ha evidenziato che ben il 12% si sente depressa dopo aver celebrato le nozze.

“L’intero processo di sposarsi può essere uno dei picchi più alti della propria vita dalla proposta alla pianificazione alla festa – afferma la terapeuta Diana Kirschner, autrice di Love in 90 Days – Quel massimo può essere così intenso che quando finisce, può causare un crollo emotivo gigante e inaspettato.”

Per alcune spose l’improvviso sentimento depressivo potrebbe essere causato dalla consapevolezza di non essere più “sotto i riflettori”: nei mesi che precedono le nozze, infatti, il focus è su di loro, e durante il grande giorno tutti aspettano il loro arrivo per discutere di abito, acconciatura, emozione e via dicendo. Archiviata la giornata, però, si torna a essere “donne normali”, cosa che potrebbe far precipitare in uno stato di sconforto.

A quanto pare, comunque, il post wedding blues dura appena un paio di mesi; non c’è che da tenere duro, quindi, pazientare e aspettare di tornare a godersi le piccole gioie quotidiane della vita.

 

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