Curiosando su Facebook come spesso ci capita ci siamo imbattuti in un post che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi: Ella Marciello ha pubblicato le immagini di ciò che ha trovato nei bagni di uno store Ikea, quello di Collegno, in provincia di Torino. Guardate voi stesse.

La maggior parte delle donne va all’IKEA con il marito o compagno – ha scritto Ella nel post – Per aiutare le donne che stanno subendo violenza e per spingerle a chiedere aiuto, Ikea posiziona questi cartelli nell’unico posto in cui possono annotarsi il numero perché sono sole: il bagno.

Scritte, frasi tipiche che le donne vittime di violenza si sentono ripetere quasi quotidianamente, oppure che sono costrette a pronunciare per nascondere una verità di cui hanno troppa paura, o che si vergognano di ammettere e di denunciare con gli altri.

“Sei una cretina, sta’ zitta”, o “Sono caduta, ho sbattuto contro la porta”, parole pesantissime che testimoniano una realtà ancora troppo diffusa e in cui spesso, purtroppo, si riesce a fare molto poco; proprio perché il muro di reticenza, che dipende dal terrore in cui vivono le donne soggiogate e oppresse fisicamente e psicologicamente dai partner violenti, fatica a crollare, perché molte di queste donne si rifiutano di denunciare un uomo da cui sono dipendenti e che non riescono a smettere di amare (proprio in virtù di questo rapporto di sottomissione), perché tanto hanno abbastanza fiducia da credere di poter cambiare il compagno o il marito violento.

Il brand svedese di arredamento low cost ha così cercato di dare il suo contributo per invitare tutte le donne vittime di violenza domestica a rivolgersi al numero dedicato apposta all’ascolto e alle richieste di aiuto, quello di Telefono Donna, lo 02-64443043/44.

Del resto, non è la prima volta che l’associazione e Ikea collaborano insieme: anzi, l’azienda aveva già dimostrato, nel recente, passato, di essere particolarmente sensibile al tema, tanto da aver deciso di devolvere il contributo equivalente ai regali natalizi in favore proprio di Telefono Donna, come si legge sul sito dell’associazione, per sostenere le iniziative sviluppate in favore delle donne maltrattate. Non solo, in occasione della Giornata  Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2017, Ikea ha lanciato uno spot provocatorio ma decisamente significativo, intitolato “La casa non è fatta per difendersi”, che potete vedere a questo link.

Nei giorni precedenti all’occasione, poi, Ikea dal 13 fino al 25 novembre, aveva voluto che 21 dei suoi store sparsi nel paese si trasformassero in teatro, dove attori professionisti del Teatro Filodrammatici di Milano e dello Stabile d’Abruzzo hanno rappresentato scene di violenza tratte da storie reali. “Vogliamo rompere il muro del silenzio – così Sara Del Fabbro, Deputy ad Ikea Italia, aveva spiegato a Repubblica la scelta di trasformare gli store in palcoscenici – e aiutare le donne a vivere la propria vita e a sentirsi sicure in casa”.

#PerUnaGiustaCausa, questo l’hashtag che ha caratterizzato il progetto, realizzato appunto in collaborazione con Telefono Donna nel 2017; pare, quindi, che la sinergia tra Ikea e l’associazione continui, speriamo, ovviamente, con risultati positivi che possano davvero aiutare le vittime di violenza domestica.

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