Ormai siamo tutti smartphone dipendenti e soprattutto social addicted. In cosa si traduce tutto questo? Che oltre ad avere sempre il telefonino in mano per qualunque cosa, pare che se non ci facciamo un selfie con l’amica di turno, al bar, in viaggio, sul treno, al ristorante, mentre facciamo la spesa, sul divano e con tutta la famiglia non esistiamo! Quanto il selfie sia diventato una parte predominante della nostra vita ce lo dice uno studio americano condotto dall’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery: stenterete a crederci ma c’è stata un‘impennata di richieste di chirurgia plastica del viso proprio perché le persone sono insoddisfatte di come vengono nei loro selfie. I chirurghi hanno dichiarato che è cresciuta esponenzialmente l’attenzione del look sui social e che il 13% dei pazienti intervistati manifestava la sua insoddisfazione della propria immagine sulle pagine dei loro profili social.

“Le piattaforme social come Instagram, Snapchat e l’app dei vari smartphone per farsi i selfie, che sono esclusivamente basate su immagini, costringono i pazienti a tenere la propria immagine sotto la lente di ingrandimento e spesso si guardano con un occhio più critico di quanto sia realmente necessario”, dice Edward Farrior, MD, Presidente dell’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery. “Queste immagini sono spesso le prime impressioni che i giovani mettono a disposizione di potenziali amici e compagni o datori di lavoro e quindi i pazienti vogliono mostrare il loro volto migliore”.

Farsi un selfie decente non è molto semplice (ci abbiamo provato tutti e tutti ne rifacciamo decine fino a trovare quello migliore) però è bene sapere che spesso non riporta quello che siamo realmente, soprattutto anche per quanto riguarda le dimensioni del naso.

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fonte: pixabay

Questione di naso? No, di prospettiva

L’insoddisfazione degli autoritratti sarebbe in realtà una questione virtuale più che fisica, e questa teoria è supportata da uno studio pubblicato sulla rivista Jama Facial Plastic Surgery in cui emerge che il vero problema è pensare che il selfie sia come uno specchio: in realtà la fotocamera distorce quello che fotografa e, ad esempio, fa quasi sempre sembrare il naso molto più grande di quello che è in realtà. Questo dipende dalla distanza da cui si scattano i selfie: in media allontaniamo di circa 30 centimetri lo smartphone prima di scattare un autoritratto e questo falsa le dimensioni reali del proprio naso.

«I selfie fanno apparire il naso più grande e largo di quanto non sia veramente – puntualizza alla CNN Boris Paskhover, uno degli autori dello studio e chirurgo alla Rutgers New Jersey Medical School– ma ho il dubbio che le persone non lo sappiano. Tutto ciò che gli interessa è il selfie stesso e basta».

Basta infatti fare una prova: se invece di farci il selfie nella maniera “classica” posizioniamo il telefono ad una distanza di circa un metro e mezzo e impostiamo l’autoscatto il risultato sarebbe completamente diverso, sicuramente più fedele alla realtà al di là del fatto che alcune persone sono più fotogeniche di altre. L’indagine svolta ha l’obiettivo di far riflettere bene le persone prima che decidano di sottoporsi ad un intervento di rinoplastica solo per risultare più belli nei selfie e sentirsi più a loro agio quando postano foto sulle pagine social.

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