Chi non ricorda il celebre film “Due settimane per innamorarsi” con Sandra Bullock e Hugh Grant? La commedia romantica in questione, rientra in quei film da vedere almeno una volta nella vita per due validi motivi: primo, il finale romantico che vede un uomo ricco, bello e divertente – Hugh Grant, appunto! –  innamorarsi di una donna che non fa assolutamente parte del suo “mondo” ; secondo motivo, l’intera trama della pellicola incentrata sul bizzarro rapporto tra lui – famoso e ricco uomo d’affari nel campo dell’edilizia –  e lei, la sua assistente,  giovane e brillante avvocato. Perché bizzarro? Perché lui le rende la vita impossibile: la chiama per ogni motivo, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Deve decidere che cravatta mettere? Chiama lei, durante un matrimonio, dall’ altra parte della città. Ha bisogno di un parere sul suo divorzio? Chiama lei, nel bel mezzo della notte. Per ogni motivo, insomma, chiama lei!

La comicità del loro rapporto lavorativo supera ogni limite: “Una cosa impossibile nella realtà!”, verrebbe da pensare. Invece no! Il New York Post ha infatti pubblicato una notizia shock: Jennifer O’Neill, ex assistente di Lady Gaga, ha infatti citato in giudizio la cantante, contestando il fatto che la celebre star le imponeva di essere raggiungibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Durante i tour mondiali di Lady Gaga, l’ex dipendente doveva addirittura dormire con lei per poter essere rintracciata in qualsiasi momento: per cambiare un dvd da vedere, per prepararle da mangiare e per qualsiasi altro bisogno notturno! Mentre tutti gli altri dipendenti della star avevano diritto ad una camera d’albergo, lei doveva condividere il letto di Lady Gaga, senza alcuna privacy! O’Neill, ha citato in giudizio Gaga per più di $ 390.000 per ore di lavoro straordinario non retribuito, più i danni dovuto allo stress. Ha anche aggiunto che tra i suoi doveri quotidiani c’era quello di assicurarsi che Lady Gaga “avesse preso la sua medicina”. Un rapporto lavorativo faticoso da gestire!

Sempre secondo quanto riportato dal New York Post, durante il processo la cantante avrebbe manifestato il suo disgusto verso questa causa, dichiarando: “Lei  ha dormito in lenzuola di cotone egiziano ogni notte, in hotel a cinque stelle, su aerei privati, mangiato caviale, festa con [fotografo] Terry Richardson per tutta la notte, indossando i miei vestiti, usato il mio sconto YSL [Yves Saint Laurent] senza il mio permesso per scarpe gratis”.

Insomma, staremo a vedere cosa decideranno i giudici. E voi, donne, cosa ne pensate?

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!