Chester Bennington, parla la ex moglie: "Disgustata dai funerali"

È passato appena poco più di un mese, eppure il dolore per la morte di Chester Bennington sembra aver già lasciato il posto a una terrificante “faida familiare”.

Il cantante dei Linkin Park, trovato morto lo scorso 20 luglio 2017 nella sua casa di Palos Verdes, in California, suicidatosi forse per via della depressione contro cui lottava da tempo, aveva un famiglia decisamente numerosa, questa era ormai cosa nota, con sei figli, avuti da tre compagne diverse.

Elka Brand, con cui aveva avuto una relazione giovanile, lo aveva infatti reso padre di Jamie, di cui poi, nel 2006, Chester aveva adottato anche il fratello, Isaiah (avuto dalla stessa Brand e da un altro uomo). Ma sono indubbiamente state Samantha Marie Olit e Talinda Bentley, diventate le sue due mogli, le donne più importanti nella vita del frontman dei Linkin Park; dalla prima, sposata nel 1996 dopo l’incontro avvenuto quando lei lavorava in un fast food e lui suonava in una band locale chiamata Grey Daze, Bennington ha avuto Draven Sebastian, nato nel 2002, mentre dalla ex modella di Playboy, diventata sua moglie il 31 dicembre 2005 in seguito al divorzio da Samantha, ha avuto Tyler Lee e le gemelle Lilly e Lila.

Se pensate però che quella di Chester fosse una grande e felice famiglia allargata, capace di unirsi soprattutto in un momento drammatico e di dolore come quello causato dalla morte della rockstar, vi sbagliate di grosso; se prima non c’erano mai state avvisaglie di qualche presunta schermaglia tra la ex e l’attuale moglie, subito dopo il funerale, celebrato il 29 luglio in forma strettamente privata nei pressi della sua casa di Palos Verdes, la bomba è letteralmente esplosa.

Ad accendere la miccia è stata proprio Samantha, a cui non è piaciuto il trattamento che Talinda avrebbe riservato ad alcuni familiari della famiglia di Chester, esclusi – a quanto dice la prima moglie del cantante- dalla cerimonia funebre, cui hanno partecipato circa un centinaio di persone fra parenti e amici stretti.

La donna ha espresso tutto il proprio risentimento e la propria amarezza in un lungo post su Facebook, raccontando di come, durante la celebrazione del rito, non le sia stata data l’opportunità di parlare e di come questa possibilità sia stata negata anche a Draven, mai trattato equamente da Talinda. Insomma, Samantha e il figlio sarebbero stato emarginati durante il funerale, al pari dei genitori di Chester (il padre non era neppure presente) e dei suoi parenti. Non sarebbero stati menzionati i fratelli, né le madri dei suoi figli, perché la Bentley avrebbe preferito concentrarsi esclusivamente sul nuovo nucleo famigliare del marito.

Sono stata una signora – esordisce Samantha – ma non ho più intenzione di tenere la bocca chiusa. Non ho intenzione di cercare un conflitto, ma non intendo più starmene con le mani in mano. […] Ora che mio figlio non vuole andare nella casa dove suo padre si è tolto la vita le voci secondo cui sarei io a impedirglielo non possono essere più lontane dalla verità! […] Ah, grazie per non aver onorato l’unico desiderio di mio figlio che voleva spargere quarzi rosa nell’oceano pregando con i suoi fratelli […] C’erano molti amici e familiari che avrebbero dovuto essere presenti, ma quando riduci la vita di una persona a soli 12 anni, questo è il risultato […] Non abbiamo nemmeno un posto dove andare a salutarlo, né parte delle sue ceneri.

Insomma Samantha non le ha davvero mandate a dire, ferita e umiliata dal comportamento di Talinda che, almeno per il momento, non ha ancora risposto alle accuse della prima signora Bennington. Chissà se le due saranno pronte a scatenare una vera e propria guerra o se, per una volta, il buon senso in onore di Chester avrà la meglio.