Quando siamo davvero soddisfatti della nostra vita? Ma soprattutto, quando siamo felici? Sono domande molto personali e le risposte possono sicuramente essere influenzate dalle nostre esperienze di vita.

Eppure diversi studi concordano col dire che ci sono delle età ben specifiche in cui si può sfiorare il più alto picco di benessere psicologico. Durante queste ricerche è stato chiesto a delle persone di età e di nazionalità diversa quanto erano complessivamente soddisfatte della loro vita.

Ciò che ne è emerso è una curva a U, rappresentata in grafico nell’immagine sottostante. Questa singolare “curva della felicità“, sembra partire in positivo fino alla prima metà della nostra vita, per poi calare durante il periodo centrale e risalire durante gli ultimi anni.

Fonte: Focus.it

Durante i 20-30 anni infatti una persona tende ad essere più positiva verso il futuro, ha ampie aspettative ed è in continua ricerca di stimoli e contatti sociali.

Nei 30-40 anni il peso delle responsabilità iniziano a gravare sulla vita della persona e l’entusiasmo giovanile che tanto caratterizzava la precedente fascia d’età viene pian piano soppiantato dai doveri (lavorativi e personali).

A 40-50 si iniziano a fare i bilanci (con un po’ di nostalgia) per capire cosa si è davvero riusciti a fare nella vita e cosa invece no. Si fa un confronto sulla vita che si sognava da giovani e su quella che invece ottenuta.

Durante i 50-60 si accetta finalmente la vita per quella che è. Si ricordano le occasioni mancate del passato ma non con delusione, per questo motivo si riacquista pian piano serenità.

I 60-70 anni sono un ritorno alle origini. La sicurezza di sé e l’autorevolezza aumentano data l’età, allo stesso tempo il peso delle responsabilità cala e si iniziano a coltivare i propri interessi (anche quelli dimenticati).

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