Sophie Fontanel: "Vogliono convincerci che noi donne non abbiamo il diritto di invecchiare"

Incurante delle divisioni imposte tra "maschile" e "femminile" e delle convenzioni sociali, Sophie Fontanel mostra i capelli bianchi con orgoglio e avverte: "Smettiamola di credere a chi ci dice che noi donne non dobbiamo invecchiare".

Ha 54 anni, i capelli bianchi ed è una influencer tra le più seguite su Instagram, con ben 100 mila followers. E non si vergogna a dichiarare nessuna delle tre cose, in barba alle convenzioni sociali e ai dettami di moda e beauty, settori in cui per anni non solo ha lavorato, ma ha persino comandato.

Perché in fondo Sophie Fontanel è l’anticonvenzionale per natura, mai legata a quelle imposizioni fashion in cui pure, da capo editore aggiunto di Cosmopolitan prima e direttore della sezione moda per Elle poi, ha navigato fino al 2015; fino a quando ha scelto di lasciare per andare a scrivere sul Nouvel Observateur, e per proseguire con la sua carriera da scrittrice dissacrante e ironica, iniziata nel 1995 con Sacré Paul.

È un’amica delle donne, Sophie, una di quelle che fanno a cornate contro chi vorrebbe relegare ancora la figura femminile in un’aurea semi-divina dove non si può pronunciare la parola “invecchiare”, non c’è spazio per le rughe… e per i capelli bianchi.

Che lei, invece, fieramente, esibisce su Instagram, stanca di rimediare al segno evidente dell’età che avanza con le tinte, ponendosi come “paladina” di tutte le blandes, le bianchicce, insomma.

È divertente, Sophie, istrionica e intelligente a sufficienza da non essersi mai preoccupata di distinguere il mondo e le persone per genere, di catalogarle in schemi preimpostati, sin da quando, appena bambina, coltivava il gusto per i bei vestiti ma portava capelli corti da maschiaccio, e diceva di identificarsi allo stesso modo Jane Birkin e Francis Huster [un attore, sceneggiatore e regista francese, ndr.]. Impossibile, dunque, pensare che giunta all’età in cui ha vissuto abbastanza da non accettare più consigli ma non troppo da voler smettere di divertirsi e di ridere, anche di se stessa, permetta a chiunque di condizionare la sua vita, invecchiamento compreso. E proprio partendo dal candore dei suoi capelli dà un consiglio a tutte le donne.

È stato fatto credere alle donne di non avere il diritto di invecchiare, ma che, se sono false giovani, si può prendersi la libertà di gettarle nella spazzatura. Tutti concordano nel dire che Il ritratto di Dorian Gray sia una storia orribile. Ma le donne che si tingono sono Dorian Gray. Valiamo più di questo.

Il riferimento di Sophie è anche ai pettegolezzi e alle voci scatenatesi dopo l’insediamento del neo presidente Macron, che si accompagna a Brigitte, che ha qualche anno più di lui.

Ma quella sul diritto di poter sfoggiare il proprio colore naturale di capelli sembra essere una lotta che sta davvero molto a cuore alla giornalista e scrittrice, che proprio il 17 agosto 2017 ha pubblicato l’ultimo romanzo, Une Apparition (disponibile per ora su Amazon solo in versione francese).

C’è un intero segmento di donne che, senza rinunciare alla propria femminilità, semplicemente sceglie di mostrarsi come sono, naturalmente, sostenendo una bellezza senza artifici.

Nel libro, inoltre, Sophie racconta di essere stata approcciata da un uomo, da un panettiere, che le ha chiesto se poteva recarsi a casa sua per convincere sua moglie di quanto sarebbe stata meglio con i suoi capelli naturali

Per lei, inoltre, paradossalmente, si tratta di “tornare ai 15 anni”, dato che ha confessato di aver notato i primi capelli bianchi proprio durante l’adolescenza.

A noi sinceramente i suoi capelli naturali piacciono tantissimo, soprattutto per il tipo di messaggio che vogliono trasmettere, voi che ne pensate?

 

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