Quando arriva la primavera la maggior parte di noi già pregusta l’idea della bella stagione imminente, del caldo, del sole, del mare eccetera eccetera… peccato, però, che per molti invece il ritorno delle rondini, dei campi verdeggianti e degli alberi in fiore rappresenti ogni anno una sorta di incubo a occhi aperti… tutto a causa dell’allergia.

Eh già, perché, inutile negarlo, fra i tanti aspetti positivi della stagione primaverile e, in minor misura, estiva, quello dei nasi colanti, degli starnuti infiniti e degli occhi perennemente arrossati a causa dell’inarrestabile “svolazzamento” di pollini di ogni genere rimane un problema per cui vale la pena segnare una grossa X sotto la voce “Lati negativi”.

Beh, se rientrate nella categoria delle (tante) sfortunate che passano il periodo da marzo in poi con fazzoletti e compresse anti allergia alla mano, sappiate che abbiamo due notizie per voi, una buona e l’altra un po’ meno. Cominciamo dalla cattiva?

Ebbene, una delle più acerrime nemiche della cosiddetta allergia da fieno è… la birra. Secondo quanto riportato in un articolo su Elle, infatti, la bionda bevanda (e alcune altre) contengono istamina, che ha l’effetto opposto rispetto alle pastiglie indicate per contrastare l’allergia.
Sì, ci duole dirlo, ma la birra contiene la sostanza esatta che viene rilasciata nel corpo quando si ha una reazione allergica; la naturale conseguenza, vien da sé, è che possa solo peggiorare la febbre da fieno (o qualsiasi altra reazione allergica) e persino provocare sintomi di asma.

L’Asthma UK, fondazione che si occupa proprio di limitare gli attacchi di asma e di migliorare la ricerca per prevenire e combattere la patologia, afferma:

Oltre all’etanolo (alcol puro), le bevande alcoliche contengono una sostanza chimica naturale chiamata istamina, che si trova a livelli particolarmente elevati nel vino rosso e in alcune birre. Il 64% delle persone con asma sostiene che alcuni tipi di alcol innescano i loro sintomi: il vino rosso è il principale colpevole, seguito da vino bianco, birra e poi sidro.

Insomma, non solo la birra, anche il vino potrebbe potenzialmente essere deleterio per un soggetto allergico. Che peccato… e dire che eravamo tutte così contente di sapere che bere un bicchiere al giorno poteva sostituire una sessione in palestra!

Non ci sono solo bevande con alti livelli di istamina, anche alcuni cibi sono particolarmente ricchi di questa molecola organica “connivente” con l’allergia, come pancetta, salame e tonno, oppure gli alimenti in scatola, o i formaggi come stilton, cheddar, camembert e parmigiano. Vi verrebbe da dire “Peggio di così non può andare”?

State tranquille, vi avevamo parlato o no anche di una buona notizia? Non è detto che dobbiate sacrificare il piacere di un buon drink con gli amici per non peggiorare la vostra allergia, solo dovrete orientarvi su tutt’altra tipologia.
Secondo l’Asthma UK, è possibile “trovare rifugio” in alcolici chiari come gin e vodka, che hanno un contenuto relativamente basso di istamina. Il gin in particolare, a causa del suo processo di distillazione, non ha solfiti (sempre che il brand produttore non scelga di ampliare la ricetta aggiungendoli!) e anche Absolut Vodka ha recentemente rivelato che anche i loro prodotti ne sono liberi. Allo stesso modo, se proprio non potete rinunciare al piacere di un bicchiere di vino, sceglietene almeno uno che sia libero o quasi da solfiti, mentre per quanto riguarda i cibi orientatevi piuttosto su prodotti freschi, sia per quanto riguarda carne e pesce, che sui formaggi, fra cui dovete preferire ricotta o mozzarella.

Non è ancora scritta la parola fine, dunque: non dovrete per forza dire no agli inviti agli aperitivi degli amici per evitare di ritrovarvi con un naso in stile Krusty il clown, dovrete solo scegliere altro dalla lista dei drink!

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