Ecco perché le tue ginocchia dovrebbero stare in un I-Phone 6 (ma anche no!)

Si chiama #IPhone6knees ed è l'ennesima, assurda e potenzialmente pericolosissima sfida di magrezza che arriva, come le altre, dalla Cina: per provare quanto sei magra le tue ginocchia dovrebbero stare sotto un I-Phone. Ecco la folle idea e perché non dovreste assolutamente mai imitarla!

Di mode bizzarre e decisamente malsane ne abbiamo viste davvero un sacco negli ultimi anni, ma dato che, come si dice spesso, al peggio non c’è mai fine, ecco l’ennesima follia che arriva dalla Cina,terra che, in quanto a stranezze anche piuttosto pericolose, è una miniera inesauribile.

Dunque la nuova sfida si chiama #IPhone6knees, e consiste appunto nell’utilizzare un I-Phone come vero e proprio metro di misura per giudicare la propria magrezza; in che modo? Posizionandolo sopra le ginocchia unite, per vedere se queste riescono a “scomparire” sotto la superficie dello smartphone, che misura appena 6,7 centimetri. Un’idea davvero assolutamente folle, che segue quelle, altrettanto incredibili, della #A4Waistchallenge e della #Bellybutton Challenge. Ve le ricordate? Nella prima si doveva misurare il proprio punto vita posizionandolo dietro un foglio A4, usato come metro per giudicare se fosse sufficientemente snello rispetto ai parametri di magrezza considerati “giusti”, mentre la seconda assurda sfida beauty consisteva nel toccare con la mano il proprio ombelico, passando però il braccio dietro la schiena. Due mode arrivate entrambe dalla Cina, che, nonostante rappresentassero decisamente un pessimo modello per le teenagers, già abbastanza bombardate da canoni estetici e stereotipi fisici al limite dell’impossibile, riscossero un successo clamoroso sul Web, diventando in breve tempo fenomeni virali. Tanto che il timore, naturalmente, è che anche questa ennesima follia lo diventi, rendendo le ragazzine ancora più suscettibili e critiche rispetto al proprio aspetto fisico di quanto non siano già.

L’ #IPhone6knees è davvero una sfida assurda che, nonostante tutto, esattamente come le precedenti non sembra incontrare per nulla la disapprovazione né l’indignazione del mondo social, soprattutto di quella parte -gli adulti- che dovrebbero usare la propria maturità per vigilare sulle giovanissime, troppo attirate dalla ricerca, impossibile, della perfezione estetica; anzi, il fenomeno sembra aver già riscosso un discreto numero di adesioni, facendo partire l’inevitabile caccia ai likes e alle condivisioni. E attenzione a imbrogliare: la sfida è valida e viene superata solo se si usa un I-Phone 6, assolutamente vietato utilizzare formati plus.

Fonte: web

Eppure noi continuiamo a non trovare un senso in queste assurde sfide di presunta “bellezza” e ci chiediamo il perché: cosa spinge davvero un’adolescente a perseguire un obiettivo di magrezza misurando il proprio aspetto fisico con un  foglio di carta o un telefono? E, ancor più, come è possibile che nonostante tutte le battaglie e le campagne di sensibilizzazione sul problema, gravissimo, dell’anoressia o degli altri disturbi alimentari, continuino a diffondersi a macchia d’olio messaggi di questo genere, i quali non possono che avere conseguenze devastanti sullo sviluppo psico-fisico delle più giovani? Convinte che un vitino di vespa o delle ginocchia scheletriche siano emblemi di bellezza e di femminilità, molte ragazze, purtroppo, continueranno a inseguire un chimerico ideale fisico, restando decisamente avulse dalla realtà, ovvero che l’eccessiva magrezza è dannosa quanto l’avere un fisico troppo abbondante, e che la cosa più importante, cioè seguire uno stile di vita e un regime salutare corretti, non può che essere lontana sia dall’uno che dall’altro caso.

Che sia stata pensata come provocazione o  meno, forse chi ha ideato l’assurda challenge dell’I-Phone 6 non ha tenuto conto dei possibili, drammatici risvolti negativi che avrebbe potuto avere, e del colpo letale che il non superare la sfida potrebbe provocare alla già debole autostima di molte giovanissime. Sinceramente noi speriamo che questa folle tendenza abbia ben poco seguito e, soprattutto, che sia l’ultima delle pessime sfide lanciate in rete.

Ragazze non ci provate, e ricordatevi che questa non è bellezza: molte delle immagini patinate da cui siamo subissate ogni giorno non sono reali, molte cose che vediamo sono semplicemente ricreate o modificate ad hoc tramite Photoshop e altri programmi simili, e per dimostrarvelo vi portiamo l’esempio di Alice, stupenda modella che non ha avuto paura di mostrare le sue  umanissime imperfezioni su Instagram. Lei l’I-Phone lo ha usato solo per fotografarle!

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