Gli animali non sono giocattoli. Le conseguenze di una scelta precipitosa.

Non comprate animali e soprattutto non regalate animali a Natale. Spesso si decide di prendere con se un animale facendosi condizionare dall'entusiasmo del momento o per soddisfare il desiderio di un bambino, per poi rendersi conto che forse non era la scelta giusta. Le conseguenze di queste scelte sbagliate o affrettate le pagano solo loro, i nostri amici animali.

Si avvicina Natale, e vorremmo lanciare un appello.

Non comprate animali e soprattutto non regalate animali a Natale.

Se proprio desiderate con tutto il cuore un animale che sia esso cane, gatto, coniglio… potete sempre prenderlo in canile, gattile o associazioni varie che si occupano di salvare queste creature innocenti. In questo modo otterrete due importanti risultati:  eviterete di alimentare il business spesso illegale che vede vittime queste creature e ne salverete una. Insomma avrete fatto un vero atto d’amore.

Spesso i cuccioli venduti provengono da allevamenti lager e vengono importati in Italia in modo illegale e anche quando così non fosse, perchè non salvare un cane o un gatto abbandonato? Anche la scelta dell’adozione va fatta però con estrema responsabilità, ricordandosi che è una scelta che dura una vita, la vita della creatura con la quale si decide di condividere la propria. Invece molto spesso si decide di prendere con se un animale facendosi condizionare dall’entusiasmo del momento o per soddisfare il desiderio di un bambino, per poi rendersi conto che forse non era la scelta giusta. Le conseguenze di queste scelte sbagliate o affrettate le pagano solo loro, i nostri amici animali.

Si stima che ogni anno in Italia vengano abbandonati in media 130 mila animali tra cani e gatti (circa 80.000 gatti e 50.000 cani), e questi dati potrebbero essere solo la punta di un gigantesco iceberg. Più dell’80% degli animali abbandonati rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti; mentre il 20% finisce in un rifugio per animali dove, specialmente se anziano o affetto da patologie importanti, concluderà la sua esistenza molto spesso in maniera penosa.

Si abbandonano animali tutto l’anno, ma le punte massime si registrano:

  • nel periodo estivo (25-30%)
  • subito dopo l’apertura della caccia (oltre il 30%)

Cani e gatti vengono lasciati in autostrada, davanti ai canili, nei centri cittadini o in prossimità dei luoghi di villeggiatura. L’articolo 727 c.p, come innovato dalla legge 189/2004 punisce l’abbandono di animali con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda fino a 10.000 euro. Il fenomeno tuttavia resta grave sia per il numero di animali coinvolti e per l’elevata mortalità, sia perché sul loro abbandono si è innestato un giro d’affari che nel 2006 ha sfiorato i 500 milioni di euro (fonte LAV – Rapporto Zoomafia)

Alcune persone hanno costruito la loro fortuna grazie a convenzioni milionarie con amministrazioni locali compiacenti, spesso aggiudicate con gare d’appalto al ribasso d’asta, alle quali corrispondono strutture fatiscenti, veri e propri lager dove è impedito l’accesso a chiunque e da dove i cani non usciranno mai. Abbandonare un animale non significa solo commettere un’azione eticamente inaccettabile e un reato, significa anche mettere a repentaglio delle vite. Spesso gli animali disorientati e impauriti vagano in strada con un grave rischio per se stessi e per gli automobilisti.

Le ragioni di questi abbandoni sono molteplici.

Spesso, purtroppo, chi prende in casa un animale lo fa senza valutare l’impatto che la sua presenza produrrà nella vita di tutti i giorni, conseguenza inevitabile quando si accoglie in famiglia un altro essere senziente con le sue esigenze e le sue necessità.

E poi:

  • la leggerezza con la quale si acquista o si adotta un cane o un gatto per soddisfare un capriccio del momento
  • il regalare cuccioli per il compleanno o a Natale, senza considerare che avranno necessità di cure e di attenzioni per tutta la loro vita
  • le alterazioni della composizione familiare come le  separazioni o nascita di un bimbo
  • atteggiamenti irrazionali come il timore di contrarre malattie
  • la mancata volontà o capacità di provvedere al mantenimento e alle cure veterinarie, soprattutto in caso di malattia dell’animale
  • l’inadempienza all’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina
  • l’arrivo di cucciolate originariamente “programmate”e alle quali non si è in grado di trovare una collocazione
  • il decesso del proprietario.

Chi abbandona un cane, ma anche un gatto, dunque non solo commette un reato (legge 189/2004), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo.

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