Sembra uno stereotipo senza fondamenta, eppure anche la scienza conferma che le menti più brillanti preferiscono la solitudine.
Fin da bambino, chi ha un’intelligenza sopra la media è portato a star spesso solo perché la mente è cresciuta troppo in fretta e si ritengono infantili i ragionamenti dei coetanei.
Di sicuro stare soli non è sempre semplice.
Soli come single, soli come lontani dalla vita sociale.

La scienza ha effettuato diversi studi in ambito psicologico e sociologico e tutti i risultati evidenziano un dato di fatto, ovvero che coloro che hanno un alto livello di intelligenza finiscono sempre a condurre una vita in solitudine e la affrontano molto più facilmente delle altre persone.
La solitudine poi aumenta la creatività ed è un percorso naturale per le menti brillanti.
Attraverso la solitudine l’ingegno riesce a vedere il modo esterno in modo distaccato e raggiunge ottimi risultati senza perdersi nella socializzazione.

Secondo una scoperta di Anders Ericsson, professore di psicologia presso la Florida State University, emerge l’importanza di un gene fondamentale per essere geni, quello dell’essere introversi.
Siete d’accordo?!

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