Simona Atzori: “Si può essere felici, danzare e dipingere senza le braccia”

Non si è mai fatta abbattere dalla sua disabilità. "La tua vita è chi scegli di essere, non quello che il tuo corpo dice di te". Oggi Simona Atzori ha realizzato tutti i suoi sogni, di ballerina, pittrice, ma soprattutto di persona che vive l'esistenza che ha sempre sognato.

Da grande voglio fare la ballerina“.

Quante bambine ripetono questa frase, quando, innamorate del tutù e delle scarpette, sognano di diventare étoile della danza, di librarsi su un palcoscenico davanti al pubblico completamente rapito e ammirato?

È, in fondo, uno dei sogni più frequenti e naturali durante l’infanzia, quello di immaginare la propria vita futura in base a quelle che sono le aspirazioni, le ambizioni o le cose che piacciono. Poi c’è chi quel sogno lo abbandona lungo la strada, e chi invece lotta per coltivarlo, per crescerlo, e per raggiungerlo.

Ecco, Simona Atzori rientra senza dubbio in questa seconda categoria: quella delle bambine che non solo, crescendo, non hanno mutato o perso di vista il proprio obiettivo, che hanno davvero combattuto per vederlo concretizzarsi, ma che, diventando adulte, sono riuscite a fare molto di più. A essere un esempio, a diventare una potente fonte di ispirazione e un monito costante per tutti quelli che trovano difficoltà insormontabili laddove ci sono appena piccoli ostacoli, che non giudicano abbastanza importante il proprio sogno, non quel tanto che basta per far sì che valga la pena fare davvero di tutto per realizzarlo.

Perché se quella frase, “Voglio diventare una ballerina“, è piuttosto tipica delle bambine, è senz’altro meno”tipica” quando nasci senza le braccia, e spesso è la società stessa a porti – o importi – dei limiti: fisici, architettonici, ma ancor più mentali.

Simona, nata senza gli arti superiori, avrebbe potuto pensare a tutt’altro durante la sua infanzia: al suo handicap fisico, ad esempio, al modo in cui esso è percepito all’esterno, a quello che avrebbe potuto impedirle di fare. E invece no. Lei ha pensato l’esatto opposto, e con naturalezza, con semplicità, ha imparato a trasformare quella che per gli altri è una disabilità in una straordinaria abilità, e ha ardentemente, fortemente, perseguito i suoi sogni, andando persino oltre.

Perché Simona, come dicevamo, è riuscita a diventare molto più di una ballerina: è una pittrice, una scrittrice, un’artista, ma soprattutto una donna che ispira le altre persone a non demordere, a non fermarsi di fronte a quei limiti che, anche quando non sei tu a vederli, ti vengono per forza fatti notare dagli altri.

Abbiamo riassunto la sua meravigliosa storia in gallery, per ricordare quanto importante sia non solo creder nei propri sogni, ma soprattutto in se stessi.

Simona Atzori: “Si può essere felici, danzare e dipingere senza le braccia”
Fonte: web
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