"Ho fumato erba, pianto e parlato con i piccioni": Sasha Lane, attrice per caso

L’esordio nel mondo del cinema di Sasha Lane è stato sorprendente. La giovane attrice è riuscita a conquistare il pubblico con American Honey, uno dei film più rilevanti del 2016, pur non avendo mai studiato recitazione.

La bravura di Sasha Lane è indiscutibile, ha subito conquistato tutti con American Honey, il suo film di debutto. Il talento di Andrea Arnold nell’intuire la potenzialità di bucare lo schermo di attori alle prime esperienze è noto. Basti l’esempio di Fish tank, protagonista una strepitosa Katie Jarvis, scoperta quando era una studentessa sedicenne senza alcuna ambizione cinematografica.

Nata a Houston nel ’95 da padre afroamericano e madre neozelandese, durante lo spring break di due anni fa l’allora diciannovenne studentessa di psicologia, Sasha Lane, in vacanza in Florida, aveva passato una notte in macchina dopo essere stata buttata fuori da un hotel. È nel parcheggio che è stata fermata da Andrea Arnold, in viaggio negli Usa per fare scouting di adolescenti per il suo nuovo progetto.

Un film nato dalla lettura di un articolo del New York Times del 2007, “For youths, a grim tour on magazine crews”, che le aveva trasmesso la voglia di esplorare una certa America in una serie di viaggi on the road intrapresi in solitudine, alla ricerca di una generazione e di una classe sociale trattata come spazzatura.

Nel film Sasha Lane è Star, una teenager dell’Oklahoma che scappa dalla povertà e da un padre abusivo unendosi a un gruppo di outcast che si spostano nel Sud degli States vendendo porta a porta, come nell’articolo, abbonamenti ai giornali. Si innamora di uno di loro, interpretato da Shia LaBeouf. I critici sono stati unanimi nel riconoscere alla ex studentessa della Texas State University un’intensità emotiva e una padronanza della scena invidiabili.

Nei mesi successivi, la vittoria come miglior attrice protagonista ai British Independent Film Awards, le copertine, che hanno giocato con rimandi a Lisa Bonet e Neneh Cherry, e la campagna di Vuitton Series 6 l’hanno posizionata tra le giovani attrici più in vista di Hollywood.

La regista britannica le ha offerto molto di più che una nuova esperienza lavorativa: le ha offerto una nuova vita, una vita che Sasha Lane ha preso a piene mani.
American Honey è stato un bellissimo e acuto ritratto delle aspre divisioni presenti nell’America contemporanea. Il film ha dimostrato cosa le persone hanno ignorato per così tanti anni; un’intera generazione dimenticata. ” spiega l’attrice durante l’intervista al magazine Allure.

Anche se è appena approdata ad Hollywood, è evidente quanto sia ancorata ai propri ideali e quanto non abbia paura di schierarsi; caratteristiche che le permetteranno di non limitarsi a sopravvivere nel sistema, ma di prosperare.

So che ho il diritto di credere in me stessa e che la passione è ciò di cui ho bisogno per vivere bene,” spiega. “Ho anche imparato ad essere più aperta e a permettere alla vita di guidarmi. Sono davvero felice ed è fantastico, ma, allo stesso tempo, la mia vita sta andando avanti con un ritmo velocissimo. Ciò che sto vivendo ora è surreale e sfibrante allo stesso tempo, per distrarmi ho fumato molta erba. Ho pianto tanto. Ho scritto molte poesie. Ho parlato con i piccioni al parco, sono andata letteralmente appositamente per stare con i piccioni perché, con in mano un bagel, si sarebbero davvero avvicinati a me. Mantengo una mente aperta e ho molta fiducia nei progetti ai quali sto lavorando“.

Ora che è a Los Angeles, dopo un lungo periodo di couch surfing, Sasha Lane sembra determinata a costruirsi una carriera nel cinema. Nella gallery trovate alcuni scatti che compariranno nel numero di maggio di Allure.

"Ho fumato erba, pianto e parlato con i piccioni": Sasha Lane, attrice per caso
Fonte: allure.com/story/sasha-lane-allure-disruptors-issue-2018-cover-interview
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