Il matrimonio tra Stephen Hawking e Jane Wilde, la sua prima moglie, non può essere certamente considerato “convenzionale”. Il loro fu un rapporto talmente speciale, da essere raccontato nel film La teoria del tutto del 2014, con Eddie Redmayne e Felicity Jones rispettivamente nella parte dello scienziato e della consorte. La pellicola di James Marsh si basava proprio sull’autobiografia Verso l’infinito scritta dalla donna nel 1999, in cui raccontava gli anni passati con lo scienziato, scomparso il 14 marzo 2018.

Verso l'infinito. La vera storia di Jane e Stephen Hawking in «La teoria del tutto»

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La storia d'amore di Jane e Stephen Hawking, dall'incontro all'università fino alla diagnosi impietosa della malattia di lui.
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Ci siamo incontrati a una festa di capodanno del 1963. Pochi giorni dopo ho visto degli amici per un caffè e mi hanno parlato del destino segnato di Stephen – ha ricordato la Wilde in un articolo per RadioTimes – Dopo il nostro primo incontro, io e Stephen ci siamo incontrati di nuovo per caso, in stazione. Lui mi ha invitata all’opera e al teatro, poi al ballo di maggio a Cambridge. Ero al primo anno di lingue moderne del Westfield College di Londra e riuscii a strappare un patto a mio padre, dicendogli che mi sarei laureata se lui mi avesse permesso di sposare Stephen alla fine del secondo anno. C’era una sorta di pressione naturale nello sposarci, perché non sapevo per quanto Stephen sarebbe ancora vissuto”.

Uno dei momenti cruciali della vita della coppia risale al 1985, ed è stato però raccontato dallo stesso scienziato nel documentario Hawking del 2004. “Ero a Ginevra, in coma farmaceutico per provare a curare una polmonite, figlia dell’atrofia muscolare progressiva che mi ha ridotto in carrozzella. I medici pensavano che ci fosse poco da fare. E così hanno offerto a mia moglie la possibilità di farla finita”.

Jane Wilde si rifiutò di staccare la spina e il marito venne quindi portato a Cambridge, dove gli venne praticata un’incisione in gola. “Mi ha rubato per sempre la possibilità di parlare, ma mi ha fatto guarire”, commentò Stephen Hawking. Solo due anni dopo, lo scienziato pubblicò il libro che lo rese famoso in tutto il mondo, A brief History of time (in italiano Dal Big Bang ai buchi neri), che ha venduto ben 10 milioni di copie in 40 lingue differenti.

Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo

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Dobbiamo quindi ringraziare proprio Jane Wilde Hawking per la sua ostinazione e per la voglia di dare ancora tanti anni di vita al marito. Per lui non fu solo la moglie, quindi, ma la sua principale sostenitrice. E forse è per questo che, dopo la morte di Stephen Hawking, è stato impossibile non pensare subito a lei.

Educatrice e scrittrice, la Wilde ha alle spalle un dottorato di ricerca in Lingue Romanze. L’incontro con Stephen Hawking è avvenuto proprio durante il college, a un party. Si sono sposati nel 1965, quando lei aveva 21 anni, per poi separarsi nel 1990 e quindi divorziare nel 1995. Insieme hanno avuto anche tre figli: Robert, Lucy e Tim. Hawking si è poi sposato in seconde nozze con Elaine Mason, sua infermiera personale, da cui ha poi divorziato nel 2006. Jane Wilde, invece, ha sposato il musicista Jonathan Jones, che è ancora suo marito.

Dopo il secondo divorzio di Stephen abbiamo ricominciato a comunicare – ha continuato Jane Wilde nel suo articolo per RadioTimes – La gente mi chiede se farei tutto di nuovo. Come se potessi scegliere! I miei anni con Stephen hanno reso la mia vita interessante e piena. E, comunque, chi meglio di me può sapere che non è possibile viaggiare nel tempo e riportare indietro le lancette!

Perché Jane Wilde non fu "solo" la moglie di Stephen Hawking e a lei dobbiamo tutto
Fonte: Getty Images e Vertigo Films
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