Alcuni la chiamano conversione, altri “chiamata di Dio”. Succede che a un certo punto si abbandona lo stile di vita che si è sempre avuto per perseguire una strada di purezza e fede assoluta.

Senza scomodare esempi storici che potrebbero toccare la blasfemia, negli ultimi anni abbiamo assistito anche al cambio di vita radicale di moltissimi volti noti, da Paolo Brosio fino al calciatore Nicola Legrottaglie, non senza perplessità e dubbi da parte di chi ha osservato l’improvvisa evoluzione religiosa degli interessati.

Le “conversioni”, a cui si può credere o no, generalmente sono il sintomo di una volontà di allontanarsi dal peccato, sia esso rappresentato dai vizi della fama, dall’alcol, dalle droghe, dalla ricchezza o dal sesso (inteso come dipendenza da). Ma raramente c’era stato chi, nella chiamata del Signore, ha trovato la via per modificare il proprio orientamento sessuale.

Eppure, la giornalista Mediaset Nausica Della Valle parla proprio di questo, di come la fede in Dio l’abbia aiutata a “guarire” dall’omosessualità.

Sia chiaro, teorie di riconversione degli omosessuali e insanità dell’omosessualità non sono temi propriamente nuovi nell’ambiente religioso, ma un’altra cosa è presentarsi come la testimonianza vivida di qualcuno che sia “guarito”, tornando a essere eterosessuale.

Lei lo ha ammesso, candidamente, più volte, in un”intervista a La Zanzara di Radio 24, ad esempio, cui ha spiegato:

Sono sempre stata omosessuale, amo gli omosessuali. Sono stata lesbica fino 44 anni. Adesso ne ho 48. Prima all’inizio quando non mi accettavo sono stata anche con qualche uomo, poi a un certo punto ho detto: ma io so lesbica, ma chissenefrega. Poi ragazzi, se parli con duemila gay ognuno ha la propria storia, poi il Signore mi ha detto certe cose. Per tanti anni me ne sono fottuta, poi ho avuto un incontro vero con Dio, con lo Spirito Santo che mi ha parlato. Mi ha parlato, mi ha parlato, lo volete capire. È stato un incontro vero, con Dio, non come quelli che parlano con le statue, con Padre Pio.

Per carità, qui non si sta discutendo della fede o della religiosità di una persona, ma del fatto che il messaggio inviato si ponga come pericoloso in un contesto sociale e culturale in cui si fatica ancora molto ad accettare e comprendere l’universo LGBT, e in cui i pregiudizi affiorano come un vero e proprio nervo scoperto. Per questo non è tanto il fatto che la Della Valle abbia “fatto marcia indietro” sulla propria sessualità, quanto il giudizio tranchant che dà oggi dell’omosessualità

L’omosessualità è un peccato, ma non lo dico io. Quando ti liberano, ti senti meglio. Da sola non ce l’avrei mai fatta. È un inganno di Satana che lavora alle menti, mi ha convinto che ci ero nata. Quando Dio ti dice che ha creato uomo e donna, ditemi dove sta scritto che ha creato gli omosessuali. Nella Bibbia non c’è scritto. Fatemi leggere dove c’è scritto che ha creato gli omosessuali.

Verrebbe dunque spontaneo a questo punto chiedere a Nausica anche dove sta scritto che Dio ha creato la medicina, gli albini, gli smartphone, i pizzaioli, gli ingegneri e i termosifoni… Se una menzione nel testo sacro fosse una discriminante rilevante per decretare ciò che merita di esistere; tuttavia meglio non scendere a tali livelli di discussione. Non è difficile infatti comprendere la potenziale pericolosità e assoluta insensatezza insita nel sostenere che i gay siano “dominati da Satana”, che “vivano nel peccato” o che siano schiavi del demonio. Proprio per questo, infatti, l’evento a cui Nausica avrebbe dovuto prendere parte il 2 marzo all’Auditorium Città Studi di Biella è stato sospeso. Organizzato da Cristiani uniti per servire Biella, l’incontro, sponsorizzato anche sulla pagina Facebook si sarebbe dovuto chiamare, molto significativamente, “Perché non sono più lesbica”.

“Peccato” che il dibattito abbia subito uno stop, deciso dal presidente di Città Studi Pier Ettore Pellerey che, preoccupato per la polemica sollevata soprattutto via social, alla fine si è convinto dell’inopportunità dell’iniziativa, optando quindi per la revoca dell’affitto dell’auditorium.

In contrasto con i principi educativi che Città Studi tenta di diffondere e sostenere, tra cui quelli di tolleranza e accettazione dell’altro.

Questo il motivo ufficiale della sospensione dell’incontro, e non è difficile capire il motivo, come peraltro ribadito anche dalle associazioni LGBT locali che hanno, ovviamente, voluto dire la loro, ribadendo che “L’omosessualità non è una malattia da cui guarire. Riteniamo che simili idee contribuiscano allo stigma e al pregiudizio nei confronti delle persone LGBT+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) e che, oltretutto, si posizionino in contrasto con tutta la letteratura scientifica. Dall’omosessualità non si può guarire perché non è una malattia. È una ‘variante naturale del comportamento umano'”.

Insomma, siamo liete che Nausica Della Valle al momento sia in pace con se stessa e viva la propria sessualità con serenità, ma dovrebbe allo stesso modo capire che chiunque ha il diritto di fare altrettanto, senza il timore di essere accostato a Satana solo perché ama il “sesso sbagliato”.

In gallery abbiamo raccolto alcune dichiarazioni della giornalista, che da un lato testimoniano la sua cieca fede nella Bibbia, ma dall’altro sono quantomeno surreali, dato che parlano di invocazioni dello Spirito Santo per trovare un paio di scarpe in saldo o accostano l’omosessualità alla dipendenza da droga e alcol.

"Così ho smesso di essere lesbica", la "conversione" di Nausica Della Valle
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