Maria Anna, la storia della sorella di Mozart più brava di lui ma purtroppo donna

Maria Anna, la storia della sorella di Mozart più brava di lui ma purtroppo donna
Fonte: Wikimedia
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Nel Settecento la differenza tra uomo e donna si palesava in diverse guise. Nel caso di Maria Anna Mozart, sorella del sublime compositore austriaco, fu in primo luogo una questione di possibilità di carriera. Pianista sopraffina ancor prima del fratello, fu costretta a riparare sotto la rassicurante protezione domestica. C’era da cercar marito, secondo suo padre, lo stesso uomo che non aveva mai nascosto la disparità di trattamento tra i due figli, come racconta Rita Charbonnier, autrice della biografia romanzata La sorella di Mozart.

Persino nella malattia, Wolfgang Amadeus e Maria Anna Mozart non erano stati considerati eguali. Nel 1765 lei rischiò di morire di tifo, tanto che da ricevere addirittura l’estrema unzione. Una volta guarita, il genitore ordinò sei messe di ringraziamento. Poco dopo anche il fratellino si ammalò, ma la sua guarigione valse ben nove messe.

Ciò non ostacolò la nascita di un affettuoso rapporto fraterno, dimostrato anche dalle numerose (e in taluni casi esilaranti) lettere del geniale musicista di Salisburgo, che tra le altre cose le consigliava di sposare l’uomo che amava, il maggiore dell’esercito Franz Armand d’Ippold, e tentare una carriera musicale nella capitale austriaca. Un consiglio che lei non accettò, piegandosi nuovamente al volere del padre.

Credimi, carissima sorella, che sono oltremodo serio nel dirti che la cura migliore per te sarebbe un marito, e vorrei con tutto il cuore che tu ti sposassi presto. […] A Salisburgo, per te e d’Ippold ci sono pochissime prospettive; anzi, direi nessuna. Ma d’Ippold non potrebbe riuscire a trovare qualcosa qui? Immagino che egli non sia completamente privo di mezzi. Chiediglielo, e se trova questa idea in qualche modo attuabile, non deve far altro che dirmi quali passi intraprendere per aiutarlo […]. Se il progetto riesce, potreste senza dubbio sposarvi; infatti, credimi, anche tu potresti guadagnare bene qui a Vienna, per esempio suonando in concerti privati e dando lezioni. Saresti assai richiesta e ben pagata.

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