Ivan Zaytsev, vita e tatuaggi dello Zar: "È tutto inciso sulla mia pelle"

Ivan Zaytsev, vita e tatuaggi dello Zar: "È tutto inciso sulla mia pelle"
Fonte: instagram @zaytsev_official
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Per tutti è ormai Ivano, perché, anche se il suo luogo di nascita non è l’Italia, dove è arrivato solo nel 1998, a 10 anni, e il soprannome con cui lo si conosce, lo “zar” indica chiaramente quale sia il suo paese di origine, lui si sente davvero italiano a tutti gli effetti, e lotta per la maglia della nostra nazionale di pallavolo da vero leone (infortuni permettendo, come successo recentemente).

Alle Olimpiadi di Rio 2016 alcune delle sue battute hanno abbondantemente superato la velocità record dei 100 km orari, la sua stazza è quella di un vero Adone greco, eppure Ivan Zaytsev ha lo sguardo pulito e buono del ragazzo che per conquistarsi i suoi traguardi ha sudato e combattuto, che non si è mai adagiato sugli allori, a dispetto di due genitori famosissimi nel mondo dello sport, e che, smessa la divisa del giocatore di volley, indossa quella che più gli piace, del marito (di Ashling) e del papà di Sasha, Sienna e Nausicaa.

33 anni, una carriera ancora tutta in ascesa e tanti obiettivi ancora da raggiungere: uno dei più importanti sicuramente l’oro Olimpico, sfuggito di un soffio nella finale persa contro il Brasile padrone di casa nel 2016 e sfumato anche a Tokyo 2020, dove gli azzurri sono usciti ai quarti. Un infortunio al ginocchio lo ha inoltre costretto a saltare gli Europei, che si svolti subito dopo le Olimpiadi, vittoriosi per la nostra Nazionale, rimandando così, ancora una volta, la conquista del primo oro con la maglia dell’Italia.

Nel frattempo, cerca di essere un padre il più presente possibile per i suoi figli, di cui parla spesso sui suoi account social, anche se neppure lui sembra essere immune dai giudizi degli haters: qualche tempo fa, ad esempio, è stato preso di mira dai no vax per aver postato la foto della sua bambina dopo il vaccino al meningococco.

“Caro Zaytsev, pensa a giocare a pallavolo; migliaia di bambini sono morti a causa dei vaccini o sopravvivono gravemente danneggiati”, oppure “Zingaro, spero che Salvini ti rimandi al tuo Paese”, “Ti auguro che la bimba sia così sorridente anche domani e sempre. A volte il sorriso si spegne lentamente”, alcune delle orribili frasi comparse sotto la fotografia, prontamente rimosse dal campione, che evidentemente sa esserlo anche di fronte all’ignoranza e alla cattiveria delle persone.

Ivan – o Ivano, come vi pare – si è sempre raccontato anche attraverso i suoi tanti tatuaggi, quegli stessi di cui lui dice:

Tutto quello che c’è da sapere è inciso con l’inchiostro nella mia pelle. Questo sono io.

Lo zar ha raccontato dei loro significati, come vi spieghiamo in gallery, dove vi riveliamo alcune delle cose più curiose da sapere su di lui.