Il coronavirus (e il lockdown) ci ha preso tutti di sorpresa. Tante persone, per esempio lavoratori e studenti fuori sede, sono state costrette a restare sole in casa, lontano dalle proprie famiglie, dai propri affetti.

Chi è abituato a una vita frenetica tra lavoro, rapporti sociali e attività sportiva, tra l’altro, sta persino dimostrando più difficoltà degli altri ad adattarsi alle restrizioni messe in atto per limitare l’epidemia di Covid-19. Al di là dei (tanti) accorgimenti consigliati per proteggersi dal virus e salvaguardare la propria salute, ci sarebbero una serie di raccomandazioni da osservare per evitare il sorgere di problemi legati all’ansia e alla solitudine.

1) Se stare da solo ti fa paura:

Ci sono diversi modi in cui la solitudine viene vissuta: c’è chi per esempio la considera un sinonimo della noia o chi la vive con paura. Per quest’ultimo caso, il consiglio degli psicologi è quello di interrogarsi costantemente sulle proprie sensazioni. Cos’è che scatena questo senso di vuoto? Questa paura che provo è dovuta a minacce reali o è solo inquietudine? Spesso chi vive la maggior parte del tempo in contatto con gli altri dedica poco tempo a se stesso. Imparare a conoscersi meglio è fondamentale in questo periodo.

2) Risalire all’origine della propria ansia:

Non è facile comprendere da dove provenga questa ansia, apparentemente generalizzata, che può nascere in chi non ha imparato ancora come affrontare la solitudine. Risalire all’origine di ciò che si teme, di ciò che ci dà inquietudine, è il primo passo per liberarsi dall’ansia. Da dove viene? Ho paura di ammalarmi? Ho paura di perdere il lavoro? Ho un eccessivo bisogno degli altri?

3) Considerare tutto ciò che si prova come un insegnamento per il futuro:

Trasformare questo periodo in un’opportunità per crescere e per imparare a conoscersi meglio aiuta a non vivere la solitudine come una limitazione. Tutto ciò che imparerai in questo periodo è importante. Il rischio più grande è quello di pensare di poter ignorare tutte le ansie e le inquietudini che si provano fino al momento in cui torneremo a poterci comportare come prima. Quest’esperienza difficile, tuttavia, andrebbe sfruttata per imparare ad ascoltare meglio ciò che solitamente seppelliamo nella routine.

Cosa fare perché l'isolamento da single (o da soli) non diventi solitudine
piqsels
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