L'invasione dei butt leggings per le fissate con le "chiappe alla Instagram"

L'invasione dei butt leggings per le fissate con le "chiappe alla Instagram"
instagram @elizabeth narins
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I social hanno irrimediabilmente acuito il nostro narcisismo ed esibizionismo, sfoggiato continuamente a colpi di selfie e di scatti di noi praticamente dappertutto: al mare, in montagna, in versione “appena sveglie” (quasi sempre incredibilmente pettinate e persino con un accenno di make up, cosa che ci fa dubitare della veridicità di quelle foto ), con il cane, col fidanzato, a cena, all’aperitivo, in piscina, in palestra…

Si potrebbe continuare all’infinito, perché infinita sembra essere la necessità delle persone di esporre tutto, ma proprio tutto, sui vari social network. Ma la cosa ancor più incredibile è che persino il mercato sembra essersi adeguata a questa apoteosi di protagonismo, realizzando persino prodotti che si prestino a far risaltare meglio le caratteristiche fisiche di ciascuno di noi sui vari Instagram & co..

Un esempio? I butt leggings, ovvero i leggings che, letteralmente, esaltano il fondoschiena; niente di nuovo sotto al sole, per carità, del resto erano già stati brevettati i vari leggings con push up e via dicendo, ma la vera novità (non si sa quanto entusiasmante) sta nel fatto che questi pantaloni siano pensati proprio per i social… O, per meglio dire, per risultare con un bel lato B nei selfie, anzi, belfie (così si chiamano le foto fatte alle chiappe, per dirla molto grossolanamente).

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Li ha provati una giornalista di Cosmopolitan, Elizabeth Narins, e questa è la sua esperienza.

Come redattore di fitness e giornalista di Hard Hitting, mi sono occupata di chiappe per più di quattro anni. E anche se possiedo forse 30 stili di legging, solo un paio acquistato poco tempo fa mi ha convinta a postare il mio primo #belfie su Instagram, dove il mio capo, il capo del mio capo e i miei suoceri, teoricamente, possono vederlo.

Cosa ha provocato questa follia?! Sono stati i leggings da chiappe di CLS Sportswear (che costano dai 55 ai 64 dollari).
I pantaloni in spandex hanno un tessuto che è increspato (o meglio raccolto) lungo la cucitura posteriore, con un effetto quasi teatrale, che accentua il tuo ‘baule’ e dà l’impressione di avere due chiappe più arrotondate, alte e strette.

A riprova di ciò, Elizabeth ha postato una foto del prima e dopo, che vi mostriamo in gallery assieme a una raccolta di altri belfie.

Ma la vera domanda che ci poniamo è: c’è davvero la necessità di mostrare tutto, ma proprio tutto, sui social, di esporre anche le parti più private solo per raccogliere qualche like in più? Davvero vogliamo passare le nostre vacanze cercando la posa migliore per far sembrare le nostre chiappe più sode, senza mai concederci una foto al naturale solo per paura che si intraveda il cratere di cellulite?

Davvero dobbiamo pensare a utilizzare il Barbie feet per i nostri scatti, solo per far credere che abbiamo quel metro e sessanta di gambe che, se non sei Adriana Sklenarikova, normalmente non c’è?

Diciamoci la verità, nell’intimità delle nostre case, o delle nostre camere da letto, il nostro partner vedrà comunque che il nostro lato B non potrebbe fare la controfigura a quello di Jennifer Lopez… Ma chi se ne importa, dovremmo capire che a lui piacciamo così e soprattuto che a noi stesse piace così. Potrebbe almeno farci risparmiare 64 dollari di butt leggings!