Viaggio a Londra: "surreale ma bella" come in Notting Hill

Ecco l'aggettivo giusto per Londra: surreale ma bella!” come dice Hugh Grant a Julia Roberts nel popolare film Nottingh Hill e omonimo quartiere assolutamente da non perdere con le sue casette basse e colorate a due passi dall'allegro e festoso via-vai di turisti affascinati dai curiosi oggetti delle bancarelle di Portobello Road.

Siamo parlando di una città affascinante e romantica con milioni di luci e colori che gradualmente alla sera si moltiplicano e si accendono dando nuova vita a palazzi, strade e monumenti che si risvegliano dalla loro tipica austerità.

Trafalgar Square con i suoi quattro leoni mastodontici a fare la guarda all’Ammiraglio Nelson, il London Bridge che si fa accarezzare dolcemente dalle acque del Tamigi, The National Gallery con importantissime opere d’arte (cito iGirasoli di Van Gogh tanto per dirne uno!) che quasi fanno tornare in vita artisti, personaggi storici e paesaggi;Piccadilly Circus inondata di turisti ammaliati dalle scritte dei megaschermi tra i più famosi al mondo, il Big Ben, il London Eye e la Cattedrale di Westminster, a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, regalano agli occhi uno spettacolo indimenticabile.

Surreale perché palazzi e monumenti antichi si alternano a moderni grattacieli, per non parlare di Oxford Street: mega-store che conta 2 km di abbigliamento, accessori, giocattoli e molto altro, dove sopratutto al sabato pomeriggio vi troverete trasportati da una folla di acquirenti posseduti dal demone dello shopping!

Surreale è la metropolitana (per gli inglesi the Tube), con quell’odore di sotterraneo che impregna i vestiti, popolata da migliaia di persone che vivono l’underground con assoluta naturalezza; ci si incanala tutti sulle scale mobili,rigorosamente sulla destra per lasciare a chi ha fretta lo spazio per correre ma in lontananza si sente una musica, “Time of your life” dei Green Day: è un giovane ragazzo che con la sua chitarra ci intrattiene in cambio di qualche monetina mentre percorriamo i cunicoli di Victoria Station. Gettare qualche penny nel suo cappello è un po’ come lanciarlo nella nostra Fontana di Trevi: non si può far altro che desiderare di tornare a Londra, grati di tante emozioni da portare in Italia come il più bel souvenir!

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