Questa ricetta è tratta da una storia vera fatta di supermercati chiusi, corse all’ultima metro, un frigo semi-deserto e il bisogno di non arrendersi alla tristezza della confezione di affettati. Anche dopo una lunga giornata di lavoro alla fine della quale il letto sembra l’unico amico. Le puriste del food sbiancheranno ma grazie a Benedetta Parodi, che ha sdoganato la pasta sfoglia del banco frigo, mi sento abbastanza serena a proporvi questa ricetta furba ma golosa: pasta fillo già pronta, salmone in scatola, formaggio filante, qualche spezia, un tocco vegetale e voilà scongiurata l’ennesima cena triste. Da proporre anche agli amici gastrofighetti: non si accorgeranno che il salmone non è fresco e potete sempre dire che la “fillo” l’avete fatta voi ;-)
Ingredienti per 4 persone
1 confezione di pasta fillo
2 confezioni di salmone in scatola all’olio di oliva
60 gr. di formaggio filante a cubetti
2/3 cucchiai di grana
1 manciata di germogli in salamoia (in alternativa vanno bene anche zucchine e radicchio)
1 pompelmo rosa (facoltativo)
qualche goccia di soia (facoltativo)
erba cipollina q.b.
pepe q.b.
olio evo q.b.
Procedimento
- Prendete la pasta fillo, spennellate, in maniera discontinua, ogni strato di pasta con dell’olio, e sovrapponete i fogli.
- Aprite le scatolette di salmone, scolate l’olio in eccesso, e riducete in piccoli pezzi; versatelo in una ciotola, aggiungete il formaggio, l’erba cipollina, il pepe e i germogli (in alternativa potete usare delle zucchine tagliate sottili o del radicchio).
- Mescolate il composto e versate al centro della pasta; Arrotolate la pasta fillo a formare un maxi saccoccio. Spennellate con dell’olio e passate in forno preriscaldato a 200° per una decina di minuti: la pasta dovrà essere croccante e dorata.
- Servite il saccoccio farcito a pezzi, su un letto di pompelmo tagliato sottile, condito con un filo d’olio e del pepe. Se preferite potete aggiungere anche qualche goccia di soia.
Articolo originale pubblicato il 4 dicembre 2013
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