Ultimo avvistamento di questi fili simili a ragnatele, a Lanciano in Abruzzo. In quel di Lanciano, nella mattinata di lunedì mattina, la popolazione era tutta con il naso all’insù per vedere qualcun altro di quei fili cadere dal cielo. Con il sole davanti agli occhi, ovviamente non c’era molto da vedere. Ma bastava scrutare un po’ più attentamente per vedere questi “capelli d’angelo” , così soprannominati, percorrere da un palazzo all’altro, incastrarsi alle volte tra alberi molto alti e sui tetti delle case. Tutti incuriositi per lo strano evento, che anche a detta dei più anziani del posto non avevano mai visto nulla di simile.

La consistenza di queste fibre equivale ad una consistenza così leggera e poco resistente, che quasi sembrano fili di seta. Sono quindi molto simili alla tela di un ragno.

Questi eventi, però, non hanno interessato solo Lanciano. E’ accaduto qualche giorno prima ad Atessa, a Paglieta e Castel Frentano (tutti paesi vicini tra loro). Ma qualche settimana prima tutto questo è accaduto vicino Genova e ancora prima in Sicilia, Palermo e limitrofi. Ancor prima anche in Germania, ma in tutta Europa, sono poche le nazioni allarmate.

Intanto ci si preoccupa. Interrogati scienziati e chimici, dopo ovviamente aver allertato le autorità, ci sono parecchie discordanze sull’argomento. I più pessimisti, credono che siano scie chimiche di alcuni aerei, che entrati in contatto con l’atmosfera più bassa, si polimerizzano e creano questi fili (bio – polimeri di sintesi) . Quindi si teme siano dannosi per la comunità e che quindi ci si debba preoccupare anche dell’inquinamento aereo, quindi questi filamenti sono di natura artificiale.  Ecco cosa recita il bollettino dell’associazione cittadina per il monitoraggio, lo studio e l’informazione delle attività climatiche e atmosferiche:

Bernard Tailliez, fondatore e Direttore Scientifico di AnAlytikA, si dichiara preoccupato, poiché le sue investigazioni rivelano l’esistenza di una nuova forma d’inquinamento atmosferico, direttamente imputabile al traffico aereo. La comunità scientifica e le autorità competenti, ora informate, devono rapidamente approfondire la conoscenza dell’origine e delle conseguenze, sanitarie e climatiche, di questa forma di inquinamento atmosferico.

Vogliamo sapere” afferma Alessandro Lanci di Nuovo Senso Civico “se si tratta di un fenomeno naturale, e di che genere, o se deriva da processi di combustione o di altro tipo, se sono dannosi per la salute delle persone”. Nuovo Senso Civico ha anche contattato Federico Valerio, responsabile del servizio di Chimica ambientale dell’Istituto nazionale tumori di Genova. “Ci è stato risposto che come si presenta il fenomeno sia da escludere l’origine naturale dei filamenti. Anche loro sono incuriositi e interessati. Lanci rivela: “Certo che da noi servirebbero delle analisi particolari, come lo spettrofotometro di massa, che dovrebbero essere fatte da enti o istituti di ricerca specializzati».

Ovviamente c’è chi spiega l’avvenimento con più positività. Gli scienziati hanno anche proposto una migrazione di massa di ragni (spider ballooning), che tessono le loro tele in larga scala. Altri invece pensano che siano riflessioni mai viste delle onde elettromagnetiche.

Aspettando di capire se abbiamo a che fare con spider-man o semplicemente qualcosa di chimico, aspettiamo di sapere cosa ne riveleranno i risultati delle analisi già in atto.

 

 

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