Asciugatrice, trovato il programma “salva tessuti”: così i capi non si restringono più

Asciugatrice: come evitare che i vestiti si restringano. I consigli dell’esperto e i programmi più sicuri da usare.

L’asciugatrice è entrata in punta di piedi nelle case italiane, ma negli ultimi anni è diventata un alleato quotidiano. È rapida, comoda e versatile, ma non sempre viene utilizzata in modo corretto. Il problema più comune? I vestiti che si restringono. Basta un programma sbagliato, una temperatura troppo alta o un errore nella centrifuga, e il risultato è un maglione infeltrito o un jeans che non entra più. Per fortuna, esistono metodi semplici e pratici per evitare che questo accada: lo ha spiegato Mattia de La Casa di Mattia, uno degli esperti più seguiti online nel campo del bucato e della cura del guardaroba.

I programmi da selezionare (e quelli da evitare)

L’asciugatrice funziona spingendo aria calda attraverso i tessuti, accelerando l’evaporazione dell’acqua. È un processo utile, ma anche rischioso se non si tiene conto della tipologia di tessuto. Il consiglio dell’esperto è di non mescolare mai a caso i capi, soprattutto se non si conosce bene il funzionamento dell’apparecchio.

Asciugatrice
I programmi da selezionare (e quelli da evitare) – robadadonne.it

Per chi ha una macchina dotata di programma “capi misti”, la scelta è più facile: questa modalità è pensata per asciugare in sicurezza tessuti diversi insieme, con una temperatura contenuta e una durata ridotta. È efficace e delicata allo stesso tempo, e permette di risparmiare energia, evitando il rischio che le fibre si restringano o si deformino.

Se il proprio modello non ha questa opzione, Mattia suggerisce di usare il programma per sintetici, ma regolando manualmente il livello di asciugatura. Ogni asciugatrice consente di scegliere tra più gradi di asciutto: da “stiro” (leggermente umido) a “armadio”, fino a “extra”. Per evitare danni, meglio puntare su un livello medio, valutando il tipo di carico. L’apparecchio regolerà poi automaticamente i tempi, tenendo conto dell’umidità residua.

È sconsigliato impostare temperature alte per capi come cotone, lana o lino, che tendono a ritirarsi più facilmente. In questi casi, è preferibile asciugarli separatamente oppure affidarsi all’asciugatura all’aria per evitare problemi.

Il ruolo della centrifuga (e un trucco poco noto)

Oltre alla scelta del programma giusto, c’è un altro elemento fondamentale che spesso viene sottovalutato: la centrifuga della lavatrice. Secondo Mattia, per facilitare l’asciugatura senza stressare i tessuti, bisogna impostare almeno 1000-1200 giri al minuto. In alcuni casi, è possibile salire fino a 1400 giri, riducendo l’umidità residua e quindi il tempo necessario in asciugatrice.

Un capo più asciutto già in partenza richiede meno calore per completare il ciclo, e questo lo protegge da sbalzi termici e deformazioni. Anche l’antipiega, disponibile nei modelli più recenti, può contribuire a limitare le pieghe e lo stress meccanico durante la rotazione.

Infine, l’esperto ricorda che non tutti i tessuti sono adatti all’asciugatrice. I capi in lana, ad esempio, anche se etichettati come lavabili, non sempre tollerano bene l’asciugatura forzata, nemmeno con programmi “delicati”. Lo stesso vale per alcuni capi tecnici o imbottiti, che rischiano di perdere forma o funzionalità.

Ogni ciclo andrebbe pianificato, osservando le etichette dei capi e facendo attenzione alla combinazione di tessuti. L’asciugatrice può essere una risorsa eccezionale, ma va usata con criterio e consapevolezza.

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