The Batman e Catwoman, nuovi paladini per un mondo a caccia di ideali

Nella fosca Gotham City, il celebre vendicatore mascherato si colora di nuove tinte e trova in una Selina Kyle più bella che mai la partner ideale per sconfiggere il male di un mondo senza speranza e privato di ogni ideale.

Era dai tempi di Michelle Pfeiffer, pericolosa antagonista dell’uomo pipistrello interpretato da Michael Keaton (in Batman – Il ritorno, del 1992 diretto da Tim Burton), che non si vedeva sul grande schermo una Catwoman così sensuale e vigorosa come Zoë Kravitz in The Batman, nuova versione diretta da Matt Reeves con Robert Pattinson.

Sinuosa e suadente, come solo un felino sa essere, Kravitz si ritaglia un ruolo d’eccezione anche grazie alla chimica che riesce a stabilire col protagonista: una tensione sessuale tutta giocata sul fascino del pericolo che avviluppa il pipistrello e la gatta, creatura della notte con guardaroba di gomma fetish, che si destreggia in mosse di kickboxing fatali, spinta come è dalla sua brama di vendetta.

Nei suoi stivali stringati con tacco a spillo, candidati a sicuri must have dei prossimi mesi, la sua Selina si sa fare amare per la complessità e le sfumature, né tutta buona né tutta cattiva, in un rifiuto del manicheismo che impera in questo periodo: paladina dell’anti-conformismo, che si batte per vendicare la madre e un’amica, era l’eroina di cui tante sentivano il bisogno.

The Batman
Robert Pattinson in “The Batman” (Warner Bros. Pictures/™ & © DC Comics)

Perché vedere The Batman

Robert Pattinson si cala – più magnetico che mai – dietro la celebre maschera dell’uomo pipistrello tentando di scalzare dalla preferenza dei fan (e di molti critici) quel Christian Bale che nella Trilogia del cavaliere oscuro diretta da Christopher Nolan è per molti il migliore dei 6 interpreti finora (considerando solo i lungometraggi, con lui ci sono Adam West, Michael Keaton, Val Kilmer, George Clooney, Ben Affleck).

E il suo personaggio affranto e malinconico, alla disperata ricerca di altri esseri umani di cui fidarsi, non fa rimpiangere il vigilante del 2005: sono trascorsi quasi 20 anni e questo nuovo eroe sembra reggere bene il confronto coi tempi, immerso come è in un mondo cupo e senza speranza che molto pare si ispiri alle nostre grandi città, sempre più povere e violente.

Il Covid, d’altronde, come aveva fatto l’attacco a New York l’11 settembre 2001, ha cambiato il modo di raccontare di un certo cinema così come ha cambiato il nostro modo di vedere la realtà: il male non viene da fuori, ma è endemico, nasce e cresce in mezzo a noi senza l’ausilio di un attacco dall’esterno. Allo stesso modo, il male di Gotham City è la stessa Gotham City, è incistato nei palazzi del potere, si potrebbe addirittura nascondere nelle case, nelle famiglie.

Bruce Wayne, il miliardario orfano che si cela dietro Batman, e Selina Kyle, la Catwoman nera che può contare solo sul proprio corpo come arma contro il nemico, sono sofferenti e danneggiati dalla propria storia personale, in cerca di un proprio posto nel mondo, come tanti millennial come loro; sono eroici ma non solitari. Da tempo, d’altronde, nessuno dei vendicatori e delle vendicatrici si salva da sé ma deve far squadra, scavando nel passato per trovare nuove soluzioni per superare il presente e affrontare il futuro. Insieme incedono in una struttura filmica che si tinge sempre più di noir, dove a vincere sono la testa e il cuore prima che il pugno (o il calcio, nel caso di Catwoman). Insieme possono sconfiggere la corruzione di un mondo senza speranza e privato di ogni ideale.

Tre ore – tanto dura il film di Matt Reeves – a tratti paiono davvero lunghissime (soprattutto durante un infinito inseguimento su quattro ruote che, c’è da scommetterci, non mancherà di infiammare il pubblico più giovane), eppure The Batman è un prodotto più che godibile, anche grazie alla scenografia fosca e apocalittica (a sprazzi gotica) di James Chinlund e all’atmosfera tenebrosa creata da Greig Fraser, il direttore della fotografia. Bella la colonna sonora, firmata da Michael Giacchino, che passa con grazia dai Nirvana all’Ave Maria di Schubert. Inutile dire che difficilmente uno schermo casalingo, per grande che sia, potrà rendere in tutta la loro maestosità le scene come la sala.

The Batman
Una scena di “The Batman” (Warner Bros. Pictures/™ & © DC Comics)

Scheda del film con Batman e Catwoman

Warner Bros. Pictures porta al cinema, in Italia dal 3 marzo, una nuova versione del celebre fumetto DC Comics, creato da Bob Kane e Bill Finge: The Batman diretto da Matt Reeves, vede Robert Pattinson nel doppio ruolo del supereroe mascherato di Gotham City e del suo alter ego, il miliardario Bruce Wayne. Al suo fianco, Zoë Kravitz veste i panni, aderentissimi e supersexy di Selina Kyle, alias Catwoman.

Dopo due anni trascorsi a pattugliare le strade, Batman si trova a dover affrontare un killer che prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici che lo porteranno a indagare dai bassifondi fino ai gangli del potere.

Nel cast anche Paul Dano, Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Barry Keoghan, Jayme Lawson, Andy Serkis e un irriconoscibile Colin Farrell.

Da segnalare che negli Stati Uniti il film ha ricevuto un rating PG-13 (non adatto a un pubblico di età inferiore ai 13 anni) per la presenza di “eccessiva violenza, contenuto disturbante, droghe, linguaggio scurrile e elementi allusivi” (come riportato su Batman.news). In Italia, invece, ha ricevuto il rating 6+ per la presenza di uso di armi e violenza.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!
  • Camera con vista