Il piccolo era in stato vegetativo da oltre cinque anni e si è finalmente risvegliato grazie alle cure con le cellule staminali  prelevate dal cordone ombelicale della madre. 

Questo è lo storico risultato ottenuto dai medici del Catholic Hospital di Bochum, in Germania.

Dopo un arresto cardiaco con grave danno cerebrale, alla fine del 2008, il bambino di soli due anni e mezzo si trovava in stato vegetativo persistente e aveva minime possibilità di sopravvivenza. Dopo due mesi di trattamento con cellule staminali del sangue del cordone ombelicale della madre, il bambino ha iniziato a mostrare dei miglioramenti e nei mesi successivi ha imparato a dire semplici frasi e a muoversi.

Il dott. Arne Jensen ha dichiarato: ”In una situazione disperata, i genitori hanno cominciato a cercare rimedi alternativi e ci hanno contattato per chiederci a proposito della possibilita’ di usare il sangue del cordone ombelicale congelato alla nascita”.

 

Nove settimane dopo il danno cerebrale, a gennaio 2009, i medici hanno somministrato il sangue preparato per via endovenosa. In seguito è stato studiato il progresso del bambino a 2, 5, 12, 24, 30, e a 40 mesi dalla paralisi cerebrale.

Solitamente è raro sopravvivere ad un così grave danno cerebrale e chi ci riesce di solito mostra solo minimi segni di coscienza. Questo piccolo paziente ha invece recuperato al meglio in tempi relativamente brevi. In pochi mesi la spasticità è notevolmente diminuita ed è in grado di vedere, sedersi, sorridere, e parlare con parole semplici. Tre anni e mezzo  dopo il trattamento, il bambino è ora in grado di mangiare autonomamente, camminare con un aiuto e formare frasi di quattro parole.

Speriamo lo stesso successo possa averlo la piccola Sofia e tutti gli altri bambini ai quali, paradossalmente, questa cura viene ancora negata.

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