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“Davvero hai SOLO una seconda? Avrei detto almeno una terza. O addirittura una quarta”.

Ho perso il conto delle volte in cui mi è stata rivolta questa frase quando, su richiesta o per necessità (es. l’acquisto di intimo o di un costume), ho dichiarato la mia seconda, convinta io in primis che fosse la misura del mio seno.

Ho perso il conto, allo stesso modo, delle volte in cui mi sono sentita in imbarazzo, a disagio e anche un po’… sbagliata per quella mia “SOLO seconda”.

Per me, infatti, quel “solo” ha sempre avuto un sottotesto abbastanza esplicito, a prescindere da quale fosse l’amica, l’amico, il partner o la commessa che la pronunciava.

Leggi: “Sei così ‘TANTA’ e hai SOLO una seconda”. Che poi mi è sempre sembrato un modo carino per dirmi che la mia abbondanza non era seno ma altro, per intenderci una sorta di osservazione eufemistica con significato reale “ma allora sei grassa, non super dotata”.

Eppure non sono magra, ma neppure sovrappeso o, se lo sono, è di massimo un paio di kg. In realtà, come dice mia nonna, sono tutta fianchi, sedere e cosce. Credo che lì si concentri il 70% del mio essere burrosa, curvy direbbe qualcuno oggi: grandi fianchi, grandi cosce, grande seno, anche, eppure… SOLO una seconda che, inspiegabilmente, per tutti sembra molto di più.

Praticamente tanta in tutto, tranne che nel seno. Poi, improvvisa, la rivelazione: io non ho SOLO una seconda e, soprattutto, cosa che mi ha fatto sentire non poco sprovveduta, ho sempre portato reggiseni sbagliati senza saperlo.

L’altra notizia, nonché magra consolazione, è che 4 donne su 10 utilizzano la taglia scorretta di reggiseno senza saperlo. E no, non va bene, a nessun livello: intendo estetico, di comfort e di salute per la schiena.

La mia guru è stata Laura, commessa di Yamamay della mia città che mi ha svelato quello che, ho scoperto poi parlando con le mie amiche, molte donne non sanno.

Prima, seconda, terza, quarta, quinta… Queste non sono le misure del nostro seno, inteso come volume/ dimensione, bensì il numero che identifica la misura della nostra circonferenza toracica sotto il seno.

La dimensione, se così vogliamo definirla, del nostro seno – ovvero la circonferenza misurata a livello della parte più ampia del nostro seno – si esprime in lettere dell’alfabeto.

Ma come? A me nessuno – prima di Laura, s’intende – aveva mai chiesto “sei una coppa B o C?” e sapete perché?
Perché molti reggiseni vengono identificati solo per la taglia 1-2-3-4-5 e così via, senza curarsi del fatto che – pronto! ma ce ne siamo accorti adesso?! – noi donne abbiamo seni diversi.

La cosa lì per lì mi è sembrata curiosa, una novità e poco più. In realtà, poi ci ho visto molto di più.
È da quando, adolescente, ho indossato il mio primo reggiseno che ho trovato questo indumento scomodo o, nel migliore dei casi, qualcosa di tollerabile da togliere appena arrivi a casa. E oggi scopro che questo è accaduto perché si pretende di far rientrare il corpo delle donne in uno standard che, ovviamente, non può valere per tutte.

Il reggiseno, per me, è sempre stato un compromesso: taglia seconda, con il seno sempre un po’ costretto se non sul punto di esplodere, o taglia terza, con il risultato che la parte posteriore della chiusura si “arrampicava” sulla schiena invece di stare al suo posto?

I reggiseni che erano davvero confortevoli, in questi anni, sono stati sempre un’eccezione, un caso, ma questo l’ho capito solo oggi che ho trovato la soluzione nei reggiseni Yamamay con coppe differenziate.

Cosa sono? Grazie a Laura oggi so di avere una seconda, coppa C e, quindi, di avere bisogno di un reggiseno con coppa differenziata che rispetti la misura del mio torace sotto il seno – la seconda appunto -, e al tempo stesso quella della mia coppa che non è standard, ma lievemente più grande.

La coppa definita “regolare”, ho scoperto è la B. Praticamente ho passato tutto questo tempo con un seno coppa C costretto in una coppa B!

Così, da quando ho imparato queste cose e sono venuta a conoscenza dei reggiseni con coppe differenziate, ho iniziato la mia piccola indagine tra amiche, parenti, colleghe e ho scoperto che non ero l’unica a pensare che 1,2,3, 4, etc fossero le uniche misure possibili di un reggiseno.

Quindi, visto che, secondo un’indagine europea, 4 donne su 10 portano il reggiseno della misura sbagliata, ecco le indicazioni di Laura per la scelta del reggiseno. Magari possono servire ad altre donne, per trovare un reggiseno che non sia necessario togliere appena rientrate a casa la sera come estremo atto di liberazione.

Come scelgo il reggiseno della misura giusta?

Prima, seconda, terza…

La taglia del reggiseno è la circonferenza del torace sotto il seno (arrotondata per eccesso o per difetto al multiplo di 5 più vicino) e corrisponde alle seguenti misure in centimetri:

  • 1: 65 cm
  • 2: 70 cm
  • 3: 75 cm
  • 4: 80 cm
  • 5: 85 cm
  • 6: 90 cm
  • 7: 95 cm
  • 8: 100 cm

A, B, C, D…

La coppa si misura invece con una formula matematica abbastanza semplice.

circonferenza del seno – (circonferenza torace + 12,5 cm) 

Dove la circonferenza del seno si misura facendo attenzione ad appoggiare il metro nella zona più ampia del seno.
Queste le misure convenzionali delle coppe:

Io, per esempio, ho una circonferenza torace di 75 cm e di seno di 95: 95 cm – (75 cm + 12,5 cm) = 7,5 cm. Ecco da dove arriva la mia taglia 2 coppa C.

In ogni caso, ve ne accorgete, fidatevi:

  • sotto la fascia che avvolge il torace passa un dito,
  • non stringe troppo ma non sale verso l’alto,
  • la parte anteriore del reggiseno appoggia sullo sterno,
  • il seno sta comodo, correttamente avvolto, senza ballare nella coppa né scappare fuori in antiestetici e a volte dolorosi rigonfiamenti.

Insomma, indossare un reggiseno comodo sì può… se fai parte di quelle 6 donne su 10 che sanno scegliere la taglia giusta.

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Yamamay nasce dalla passione di una famiglia italiana che, negli anni, guidata dalla bellezza femminile e dall’eccellenza dello stile italiano ha sviluppato collezioni intimo e moda mare ricercate e di tendenza.