Dall’ennesimo processo non è emerso alcun coinvolgimento di Cosima Serrano nell’omicidio della nipote Sarah Scazzi. Non esiste nessun movente e secondo i legali della famiglia Misseri il litigio della sera prima del delitto sarebbe irreale. Cosima è per ora accusata di omicidio, sequestro e soppressione di cadavere e rischia l’ergastolo. 

I suoi legali, Franco De Jaco e Luigi Rella, difendono la donna sottolineando che l’unica prova evidente l’ha data Michele Misseri, facendo ritrovare il cadavere.

Il racconto di Giovanni Buccolieri, il fioraio che disse di aver visto Cosima costringere Sarah a salire in auto, ha ritrattato. Esistono quindi solo delle ipotesi che potrebbero far crollare le accuse per mancanza di prove.

La donna potrebbe quindi essere assolta e i suoi difensori hanno aggiunto altre due richieste: annullare gli accertamenti sulla cella telefonica attaccata al cellulare di Cosima e se la Corte ritenesse comunque colpevole la zia di un coinvolgimento, il reato dovrebbe essere qualificato come occultamento e non soppressione. Si proseguirà lunedì 25 marzo con le ultime arringhe.

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