Il loro nome scientifico è Lepisma saccharina (appartenenti all’ordine dei Tisanuri), ma sono a tutti noti come pesciolini d’argento. Sono piccoli insetti dal corpo sottile e schiacciato, lungo appena 1 cm (massimo 2 cm da adulti), a cui si aggiungono due lunghe antenne. Hanno un colore brunastro, con squame dai riflessi argentei: da qui il loro nome.

Risulta piuttosto comune trovarli nelle nostre abitazioni, soprattutto in alcuni ambienti specifici umidi, polverosi e bui. Ciò è dovuto alle loro preferenze alimentari. I pesciolini d’argento, infatti, amano i tessuti di origine naturale (cotone, lino, seta), i manufatti cartacei (libri, foto, francobolli), la colla, le sostanze zuccherine e amidacee. Non è difficile, dunque, trovarli sulla carta da parati nelle camere d’albergo (la mangiano, letteralmente), nelle cucine, dentro armadi e scaffali.

Sono creature notturne, difficili da vedere di giorno e se è vero che certamente non è piacevoli ritrovarseli davanti quando si apre un libro, o quando si tira fuori una vecchia t-shirt da un cassetto, è vero anche che sono innocui e non mordono l’uomo (a differenze delle cimici dei letti).

Alcune accortezze possono aiutare a evitarne l’invasione in casa e diversi metodi (più o meno aggressivi) vengono in mostro soccorso per liberarcene.

Pesciolini d’argento: eliminazione fai da te

pesciolini d'argento
Fonte: web

Esistono diversi modi per liberarsi dei pesciolini d’argento che, seppur innocui, sono comunque antiestetici e fastidiosi nelle nostre abitazioni. Ecco i principali trucchetti fai da te:

1. Esche e trappole

Essendo ghiotti di alimenti zuccherosi e sostanze ricche di amido, si può sfruttare questa preferenza a proprio vantaggio, usando delle patate, del miele spalmato su carta forno o la colla per carta da parati. Mettendo queste esche in un angolo della casa, attirerete gli insetti, che potranno così essere intrappolati e raccolti.

Si può optare anche per trappole in vetro, dei semplici barattoli dove gli insetti entreranno (attirati anche solo da una mollica di pane posta al suo interno) senza riuscire a uscire.

2. Le spezie

La lavanda è un ottimo repellente per i pesciolini d’argento: sarà sufficiente distribuire in casa delle bustine o dei sacchetti, a base di lavanda, oppure aggiungere dell’olio essenziale ai detergenti usati per pulire le stanze. Sarà un modo per tenerli lontani.

Altre profumazioni particolarmente odiate dai pesciolini d’argento sono quelle degli agrumi (limone, arancia, cedro), delle spezie (chiodi di garofano e cannella, che hanno un odore molto forte) e dell’alloro: basterà sistemarne alcune foglie nei cassetti, tra i vestiti, nell’armadio.

Pesciolini d’argento: eliminazione chimica

Le sostanze chimiche in commercio adatte per scacciare i pesciolini d’argento sono diverse.
La polvere di diatomee è specifica per gli insetti, ma innocua per persone e animali. I bordi taglienti dei granelli che la compongono sono specifici per perforare gli esoscheletri degli insetti, uccidendoli. Usata di sera, può essere facilmente asportata la mattina con l’aspirapolvere.
L’acido borico uccide insetti e uova, ma è tossico per i polmoni. Si può spargere dovunque si sospetti la presenza di pesciolini d’argento.
La piretrina liquida è un prodotto chimico nocivo, dunque va usato lontano da cucine e cibo e non in presenza di bambini e animali domestici.

La disinfestazione resta un metodo estremo da prendere in considerazione qualora il problema persistesse e non riuscisse a essere arginato con i metodi casalinghi.

Pesciolini d’argento: consigli per la prevenzione

Viste le preferenze alimentari e gli ambienti in cui i pesciolini d’argento proliferano più facilmente, per prevenirne l’invasione è opportuno avere alcuni accorgimenti. Innanzitutto, provvedere tempestivamente alla rimozione di residui di alimenti negli ambienti, rimuovere le fonti di cibo facilmente accessibili e chiudere bene i contenitori nelle dispense.
Inoltre è importante sigillare fessure e crepe nelle pareti, favorire una buona ventilazione così da ridurre l’umidità (condizione essenziale per lo sviluppo di questi insetti), eliminare l’acqua stagnante.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!