L’Harlem Shake è la nuova moda lanciata dal web. Sono circa 4.000 al giorno i nuovi filmati postati su internet, in cui  gruppi di persone propongono la loro personalissima interpretazione dell’Harlem Shake.

Chiunque cerca di replicare il format originale, ballando in modo sconclusionato e poi sul ritornello della canzone scatenandosi con un vestiario surreale.

Anche i Simpson hanno modificato la classica sigla di apertura, sostituendola con una clip in cui Homer e famiglia propongono la propria versione del ballo. L’hanno riproposto anche i giocatori della Juventus, del Manchester City, la squadra di basket dei Dallas Maverick, l’esercito norvegese e tanti tanti altri…

Ma a volte questi tormentoni hanno delle conseguenze inaspettate. Pare infatti che l’Harlem Shake sia diventato causa di licenziamento. È successo qualche giorno fa a 15 minatori australiani. Dopo aver postato il video, la direzione li ha accusati di aver violato le procedure di sicurezza. Stesso destino per due dipendenti di Radio Tribù di Roma, licenziati dopo che il direttore ha scoperto il video rientrando da un viaggio di lavoro: “lesivo dell’immagine della radio

#conlosterroritas

 

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