Una maestra era finita a processo con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione perchè era solita accogliere i bambini con un bacio sulla bocca. La Cassazione ha però annullato la condanna sostenendo che il comportamento, se pur un attimo eccessivo, è finalizzato ad un clima di confidenza essenziale al contesto socio-educativo scolastico. “Decisamente funzionale alla riduzione nel bambino dell’ansia da distacco dall’ambiente e dalle figure famigliari di riferimento”

I baci in bocca non sono reato. 

Diversa era l’opinione del Tribunale di Roma che aveva condannato la maestra di asilo ad un mese e dieci giorni di reclusione. Contro la condanna la maestra ha fatto ricorso in Cassazione, con successo.  Il fatto non sussiste ed è stato annullato senza rinvio.

“Esulano da specifica tutela penale quelle condotte e quali, come quelle di specie, per le concrete modalità non violente e tipicamente affettuose, non possono essere interpretate, appunto per la loro connotazione di piccolo eccesso o mancanza di misura nella relazione educatore-bambino, come abuso in ambito scolare-materno-infantile”

La Cassazione sottolinea infatti: “La specificità del rapporto educatrice-bambino, soppesata l’età dei destinatari, il loro bisogno di rassicurazione all’atto del distacco dei genitori e la corrispondente possibilità di modesti fugaci contatti corporei tra personale educativo e bambini finalizzato a creare un rapporto di reciproca confidenza, essenziale in tale contesto socio-educativo e decisamente funzionale alla riduzione del bambini”

 

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