Non sono mai stata un’appassionata di reality, forse perchè oramai il format è inflazionato e perchè in genere li giudico un po’ falsi e noiosi.

Uno dei primi figli dei reality è stato Pietro Taricone, noto per avere partecipato nel 2000 alla prima edizione del reality show di Canale 5 Grande Fratello, mi aveva colpita, per la sua aria scanzonta, di ragazzo sicuro di se, sincero e in un certo senso puro, e anche per la sua innegabile avvenenza.  Appena lo vidi pensai: “questo è un personaggio”. E non fui certo la sola a pensarlo. Terminata la trasmissione e nonostante le numerose richieste, Pietro Taricone evitò di sovraesporre la propria immagine, e intraprese la carriera di attore con ottimi risultati, dimostrando di non essere solo un bel ragazzo un po’ “piacione”  e sciupafemmine ma anche un buon attore,  partecipando a numerose fiction e film.

 

Purtroppo la sua vita e la sua carriera vennero stroncate prematuramente la mattina del 28 giugno 2010 a seguito di una manovra errata o azzardata, dopo un lancio col paracadute che era una delle sue passioni.

Il suo impegno nel sociale è testimoniato dall’associazione no-profit ‘Pietro Taricone Onlus’ che è stata fondata nel dicembre 2011, in sua memoria.
Nel giugno del 2010, all’età di 35 anni, Pietro veniva a mancare, lasciando nel dolore e lo sconforto quanti lo amavano e lo apprezzavano.

Quando migliaia di persone hanno cominciato a scrivere ai suoi familiari per manifestare la loro vicinanza e il loro affetto, la compagna Kasia Smutniak e gli amici più stretti, hanno deciso di utilizzare l’espressione positiva di questa energia, per realizzare la visione di Pietro di un mondo migliore. Il progetto della ‘Pietro Taricone Onlus’ è  costruire una scuola che garantisca ai bambini del Mustang di completare un ciclo di studi di base, dalle elementari alle medie, per farli acquisire quelle nozioni generali e quella formazione di cui oggi sono totalmente privi e quindi impossibilitati ad un confronto paritario con il mondo moderno. 

Lo scopo dell’associazione è quello di incentivare un sistema educativo che consenta agli abitanti del Mustang di creare una nuova generazione preparata a confrontarsi con la modernità e la globalizzazione restando sensibile alla propria eredità storica e culturale

Oggi ricordiamo Pietro Taricone anche perchè è stata proiettato un cortometraggio inedito che lo vede protagonista. Il titolo è “L’importanza di piacere ai gatti”, ed è l’ultima interpretazione del “Guerriero” prima della tragica morte. Nelle brevissime immagini immortalate dal cortometraggio, appare con uno sguardo sincero, un portamento elegante ed uno sguardo radioso.
Il filmato è stato proiettato in una delle sale del multiplex Cineland di Ostia.

L’evento, celebrato alla presenza della regista e sceneggiatrice Claudia Nannuzzi, figlia e nipote d’arte alla sua opera prima, ha strappato applausi a scena aperta e un moto di commozione.
“Lui, come pure la moglie Kasia, era un mio carissimi amico – racconta Claudia Nannuzzi – Aveva appena finito di girare la miniserie Baciata dall’amore ed ha accettato di buon grado di prendere parte al mio corto. Era la figura maschile che cercavo giovane e seducente al tempo stesso, ed ha aderito come sempre con entusiasmo e impegno al personaggio. Rivederlo sul grande schermo, dopo il montaggio e dopo la lunga gestazione del film, ha suscitato anche in me come al pubblico una grande emozione, una commozione forte. È un ricordo bellissimo, anche se mi procura disagio il pensiero che lui non ci sia più e continui a sorridere dalle scene che ho ripreso”.
Il corto racconta in chiave ironica i tradimenti coniugali e riporta alla mente le immagini di un uomo molto amato del mondo dello spettacolo.

 

Ciao Gurriero, immagino che ci sorriderai da lassù…

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