Grillo si arrabbia con Bersani: “Mi hai insultato per mesi e ora mi chiedi un appoggio in parlamento?”
Nessuna alleanza con il Pd quindi. “Bersani è uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. E’ riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni”.  
 

Beppe Grillo ricorda tutti gli insulti che ha ricevuto dal centro-sinistra: “Bersani ha passato gli ultimi mesi a formulare giudizi squisitamente politici. “Fascisti del web, venite qui a dirci zombie”, “Con Grillo finiamo come in Grecia”, “Lenin a Grillo gli fa un baffo”, “Sei un autocrate da strapazzo”, “Grillo porta gente fuori dalla democrazia”, “Grillo porta al disastro”, “Indecente, maschilista come Berlusconi”.

Grillo non ci sta e non darà quindi nessun voto di fiducia al Pd. Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma, chiunque sia a proporle. Bersani risponde, molto più pacato: “Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento. E lì ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”. 

Permettetemelo.

Forse Grillo, ora che non si trova più nelle piazze ad urlare il suo disappunto, dovrebbe cercare di rispondere come una persona matura, senza battibecchi da scuola media. In fondo sta rappresentando molti elettori.

 

Cito un amico – professore: “Qualcuno gli dia un bigino di Diritto Costituzionale, presto!”

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!