Il mese di marzo “riveste di nuovi colori”  la natura siciliana che fiorisce tutto l’anno, solo l’arsura estiva ha la meglio. I campi rigogliosi, i mandorli in fiori, il mare splendente. Il sole non brucia come d’estate, ma lo stesso potete prendere un po’ di tintarella. Approfittando del caldo timido di Marzo (14 °C) diventa l’occasione giusta per visitare la città e degustare le delizie locali.

La Sicilia è stata culla di diverse civiltà: sono arrivati per primi i Greci e poi i Romani, gli Arabi e i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Da questo miscuglio di culture e identità nasce la sicilianità con il suo modo estroverso e con il suo linguaggio variopinto. Febbraio-marzo è il periodo ideale per fare lunghe passeggiate lungo la Valle dei Templi di Agrigento, per scoprire che il Tempio di Giove era lungo circa 113 metri e che il Tempio della Concordia era stato trasformato in una Chiesa Cristiana.

I templi più visitati sono: il tempio di Ercole, della Concordia, di Giunone, di Castore e Polluce e i ruderi del tempio di Giove (tutti in stile dorico e risalenti al  sec a.C.), collocati lungo il crinale di una collina. Da lassù potete ammirare il mare in lontananza e la vegetazione circostante. Una tappa da non perdere è l’incantevole giardino della Kolymbetra, affidato alla FAI, dove percorrete sentieri tra agrumeti e reperti archeologici.

Continua l’excursus lungo la costa, raggiungendo Modica, che insieme alla Val di Noto, è stata inserita nella lista patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Dopo il barocco vistoso e le degustazioni di cioccolato proseguiamo fino ad Avola, città dalla pianta esagonale. Finisce qui la prima tappa per la Sicilia, il cammino è lungo e i posti da conoscere sono tanti.

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