Per chi è obesa – o a volte anche semplicemente in carne – gli attacchi dei bulli possono essere all’ordine del giorno. Dietro l’obesità però si nascondono a volte una serie di problematiche relative alla salute o alla psiche (come per esempio i disturbi alimentari), ma a chi è avvezzo al bullismo questo non importa: vede solo il “guscio” esterno di queste persone con problemi di peso, la loro esteriorità. Anzi, se questi individui carichi d’odio riescono a intaccare la serenità degli altri sono anche più contenti. Perché i bulli sono guidati da quel senso di rivalsa ben descritto da James Joyce in “Gente di Dublino”: sono come quel padre protagonista di un racconto che, dopo essere stato umiliato in ogni ambito della propria vita, torna a casa e picchia i figli. Nel tempo, molte persone hanno cercato di contrastare il bullismo. Ma la tecnica di quest’attivista sembra davvero grandiosa.

Lexie Manion è infatti un’attivista per la body positivity. In un articolo su Cosmopolitan, la donna ha raccontato la chiave che le ha permesso di contrastare i bulli, dentro e fuori dalla Rete. Sulla sua pagina Instagram, Lexie si è ritrovata spesso a dover fronteggiare gli insulti più disparati e quindi a spiegare invece ai suoi fan come poter sconfiggere questo fiume d’odio. La ricetta è semplice: è la sicurezza di sé la chiave di tutto. L’attivista ha ben chiaro il fatto che, secondo alcuni, le persone obese possano indossare solo determinati abiti. Ma questo non vuol dire nulla: ognuno dovrebbe essere libero di indossare ciò che lo mette a proprio agio. Come fa lei stessa, posando in camicetta trasparente e poi con addosso un ampio maglione.

As a woman, I feel so much pressure to look put together and well-dressed every single day. As a plus size woman, I feel that pressure even more so than when I was a straight size. I think part of that is because there are plus size women out there who have hid their bodies under baggy clothes for long periods of time - whether it be because we were ashamed to show our bodies or because we didn't have access to clothes we like that fit. Another part of this reasoning is because people judge. I already have a strike against me for going out in public as a fat person; I'm looked down upon and shamed. And I get another strike if I'm not dressed well. This world cares so much about image, so sometimes we have to conform to the pressures. Because as a woman, if I'm not wearing makeup, I'm told I look 'sick' and 'tired', and maybe even 'ugly'. As a woman, if I'm wearing a simple and comfy outfit, I'm not 'trying hard enough'. As a plus size woman, if I'm wearing comfy clothes, I'm seen as 'not trying hard enough' too, but even more so because I'm fat. In many people's eyes, fat equals lazy/unhealthy/gross. So it's another strike of judgment when I'm not putting all my effort into that day's look. And especially now that I have embraced my body as a fat person, people also expect me to ALWAYS be wearing risqué clothing. I'm here to tell you to eff the rules. If you want to wear something baggy (I do for comfort or on days I don't want to stand out), you are no less confident or worthy. You don't HAVE to always look like a 10. What matters is that you feel like a 10, or that you are working towards that number (because you deserve to feel good about yourself!). We may have days we don't want to wear makeup, or form fitting clothing, or more risqué outfits. That doesn't mean that we hate ourselves or that we were faking being confident all along. It just means whatever because it simply doesn't matter. You don't have to wear sheer clothing, less clothing or tight clothing (unless you want to!) to prove you are confident or body positive. Confidence isn't just how we look; it can also be seen in how we speak, and in how we treat ourselves and others.

Un post condiviso da Lexie (@lexiemanion) in data:

Ci possono essere giorni che non vogliamo truccarci – ha scritto su Instagram – o indossare abiti che evidenziano le forme oppure outfit più “rischiosi”. Non significa che ci odiamo o che stiamo mentendo sul fatto di essere a nostro agio tutto il tempo. Significa solo che non ci importa. Non si devono indossare abiti semplici, meno abiti oppure abiti stretti (a meno che non lo si desideri!) per provare che si ha fiducia in sé stessi o si sia body positive. La fiducia non è solo come appariamo; può trasparire anche in come parliamo, in come trattiamo noi stessi e gli altri.

Lexie si è aperta e ha raccontato come inizialmente condividere questo post le era parsa un’ottima idea, ma poi è andata incontro alle critiche: secondo alcuni stava facendo apologia di se stessa nei riguardi del suo stato di salute. In realtà, la donna ha ammesso che il solo problema di cui soffre al momento è il mal di schiena, dovuto a un ulteriore aumento di peso a causa dei farmaci antidepressivi che sta assumendo. Sta di fatto che comunque è assurdo scambiare quello che fa Lexie, cioè raccontare una storia, con la difesa dell’obesità nel senso più ampio del termine. Ma la sua ricetta contro i bulli consiste nel bloccare i peggiori – c’è anche chi le annuncia la morte a breve – prendere in giro i commenti scontati oppure provare a spiegare la sua storia a chi le sembra possa avere dei margini di comprensione.

Come sopravvissuta a un tentativo di suicidio – ha scritto nel suo articolo – e qualcuno che ha affrontato un trattamento per disordine da stress post traumatico, ansia, depressione e bulimia, ho sviluppato un sacco di abilità che mi aiutano a rispondere in maniera calma alle cose che mi agitano. Comunque, i commenti degli estranei su internet ancora mi giungono. Possono essere offensivi, in particolare per le persone sensibili come me, che stanno ancora affrontando un processo di ripresa. La risposta a questo post particolare mi ha fatto sentire come il ricettacolo di un’infinità ondata d’odio. Perché così tante persone mi odiano? Ho provato a immaginare. Non mi conoscono neppure. Tutto quello che vedono è il modo in cui appaio questo pomeriggio.

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