Se vuoi davvero fare una cosa, c’è sempre tempo.

E Nora Rónai, nata Tausz, lo sa bene: ha 93 anni, è brasiliana e nonostante la sua età avanzata ha battuto ben due record mondiali di nuoto aggiudicandosi un posto nella lista delle “100 donne dalle quali trarre ispirazione” stilata nel 2017 dalla BBC. Ma le sue non sono state delle medaglie guadagnate da giovane bensì alla soglia dei 70 anni. Sì, perché quella di Nora è una storia travagliata, fatta di successi e sacrifici ma che l’hanno portata finalmente a realizzare il suo più grande sogno: nuotare e vincere. Eccola in una clip video condivisa su Twitter dalla BBC:

Nata a Fiume da una famiglia ebrea nel lontano 29 febbraio 1924, data in cui la stessa città stava venendo divisa fra l’Italia e la ex Jugoslavia, Nora ha vissuto sulla propria pelle il dolore della guerra e delle differenze razziali. Secondo quanto ammesso da lei stessa, in Italia non le era infatti permesso andare a scuola e neppure praticare un qualsiasi sport.

Nel 1941, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale, è perciò espatriata insieme alla famiglia in Brasile per sfuggire dalla crudeltà dei nazisti, ed è proprio a Rio de Janeiro che si è stabilita acquisendo così la cittadinanza brasiliana. Non è però mai stata alle regole della società maschilista dell’epoca: Nora si è battuta per la sua istruzione divenendo un architetto e, inoltre, un’insegnante di Università.

Ciò che ho sempre amato più di ogni altra cosa è l’acqua. […] Non ho mai imparato a nuotare, mai.

Ha annunciato l’anziana donna in un video postato su YouTube dal portale d’informazione NOO. Il sogno di nuotare in piena libertà l’ha realizzato a 69 anni. Grazie al sostegno delle due figlie Cora e Laura Rónai, nell’agosto 2014, Nora ha vinto ben 7 medaglie d’oro nei Campionati Master di nuoto, abbattendo così i due record precedenti e aggiudicandosi il primato.

Nuotare per me è come arrivare in una bellissima e soleggiata spiaggia dove posso rilassarmi. La piscina riesce a darmi sollievo, non fisico bensì emozionale.

Ha voluto precisare la donna alla BBC, spiegando il suo amore innato per l’acqua e per quello sport che ha sempre conservato nel suo cuore fino all’età senile. Nel 2014 ha inoltre pubblicato due libri: il primo intitolato Il furto della bacchetta e altre storie tratta alcune fiabe per bambini (le stesse che era solita raccontare alle sue due figlie e successivamente ai suoi nipoti), il secondo invece intitolato Memorie di un posto chiamato onde (in lingua originale Memórias de um lugar chamado onde) è invece un’autobiografia che racconta del suo viaggio dall’Europa al Brasile, pagina dopo pagina.

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