Basta bocciature alle elementari e alle medie e nuovi rivoluzionari esami Invalsi, ecco quanto riportato in questi giorni dalle principali testate di cronaca italiane.
Con l’anno scolastico alle porte si presentano tutte le novità istituite dalla nuova legge della Buona Scuola riguardanti la scuola primaria e secondaria. Avevamo già accennato le agevolazioni per gli studenti universitari, purtroppo per quanto riguarda la scuola superiore si dovrà attendere ancora un anno prima di vedere gli effetti della legge 107.

Il governo istituito da Renzi e dal suo successore Gentiloni (il quale ha approvato le deleghe della riforma Renzi/Giannini) ha voluto mettere fine alla lunga lista di bocciature, o almeno per quanto riguarda le elementari e le medie. Il perché? Secondo le statistiche, l’Italia è una delle nazioni europee con più dispersione scolastica.

Secondo la nuova legge, alle elementari si potrà bocciare solo in caso di totale abbandono dell’anno scolastico o di troppe assenze. Una fascia comunque marginale secondo i dati: 3 bambini su 1000 in prima elementare e 1 bambino su 1000 nelle classi successive.

Secondo il nuovo decreto legislativo 62 di aprile 2017:

Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

Inoltre, sarà dovere delle scuole attivare delle specifiche strategie per migliorare i livelli di apprendimento dei propri alunni. Le bocciature saranno messe in atto solamente se tutto il consiglio di classe sarà d’accordo, ma solo in casi eccezionali e avvalorati da una solida motivazione.
Basterà quindi un solo parere contrario a far sì che l’alunno non ripeta l’anno.
Novità anche per quanto riguarda le prove Invalsi: oltre ai soliti test di Italiano e Matematica, in quinta elementare ne sarà inserito un terzo di lingua Inglese.

Anche per quanto riguarda la scuola media la promozione sarà una regola:

Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo. Tranne casi di gravi infrazioni disciplinari e di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.

Potranno scattare le bocciature solo in caso di una o più insufficienze a patto che le scuole indirizzino i propri studenti verso percorsi di supporto per colmare le lacune d’apprendimento.

Le prove Invalsi per le scuole medie, inoltre, non saranno più in simultaneo con gli esami finali e non incideranno sul voto finale come invece succedeva in passato. I nuovi test verranno svolti due mesi prima della fine della scuola, nel mese di aprile, e prevederanno delle prove a computer (computer based), compresa una di lingua Inglese.
Come per la scuola elementare, la fase di controllo e di caricamento degli esiti a computer verrà svolta dagli insegnanti. Da puntualizzare che la partecipazione alle prove Invalsi sarà un requisito fisso per l’ammissione agli esami finali.

L’esame di licenza media verrà quindi semplificato in tre prove: Italiano, Matematica e Lingue straniere, più un colloquio orale. Per quanto riguarda gli indirizzi musicali, il colloquio orale consisterà inoltre in una prova pratica relativa allo strumento studiato.

Infine, il voto finale sarà espresso in decimi (con eventuale lode per coloro che la conseguiranno) e sarà la somma del voto d’ammissione e di tutte le prove d’esame svolte.
Addio anche al tanto temuto presidente esterno: a presiedere gli esami sarà lo stesso dirigente scolastico.

Ma siamo davvero sicuri sia una buona notizia?

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