Titanic: ma Jack poteva salvarsi sulla porta-zattera con Rose? Ecco la risposta

Dalla prima proiezione del celebre Titanic, una domanda ci perseguita: Jack avrebbe potuto salvarsi se fosse salito sulla porta-zattera insieme a Rose? In effetti lo spazio per due persone sembrava proprio esserci... Finalmente lo stesso regista Jack Cameron chiarisce l'incognita che da tempo ci ha lasciato col fiato sospeso.

Era il lontano 1997 quando il celebre film di James Cameron, Titanic, venne proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, sbancando i botteghini, portando alla ribalta i giovanissimi Leonardo DiCaprio e Kate Winslet e diventando in breve tempo un vero e proprio fenomeno di costume. Quante lacrime sono state versate in questi anni di fronte alla sfortunata storia d’amore di Jack e Rose!

Tuttavia sin dalle prime proiezioni al cinema, tra il pubblico ha iniziato ad insinuarsi un dubbio, il bel Jack avrebbe potuto salvarsi in qualche modo insieme alla sua innamorata?

La famosa anta della porta, usata dalla coppia come zattera improvvisata, avrebbe potuto salvare entrambi i protagonisti? Nel corso del tempo sono stati tanti i fan che hanno tentato di dare una risposta a questo annoso quesito.

In rete alcuni ragazzi hanno dimostrato con alcuni scatti che in realtà Jack avrebbe avuto tutto lo spazio del mondo per salvarsi. I due avrebbero potuto stendersi l’uno accanto all’altra o restare abbracciati e perfino ingannare il tempo giocando a carte!

Titanic
Fonte: Web

Recentemente il discorso è tornato a “galla” (è proprio il caso di dirlo) grazie ad un’intervista che Jack Cameron ha rilasciato ai microfoni di The Daily Beast. Quale più ghiotta occasione per porre al regista il tanto dibattuto quesito? Jack sarebbe potuto stare insieme a Rose sulla zattera? Cameron ha così risposto:

Ah è di questo che vogliamo parlare? Guarda, è molto semplice: basta leggere la pagina 147 della sceneggiatura. Lì c’è scritto: ‘Jack lascia il suo posto a Rose sulla tavola, sacrificandosi per salvarla.’

Dobbiamo ricordare che Cameron ha già sostenuto più volte che il problema non era nello spazio, che avrebbe potuto in effetti accogliere due persone, ma nel galleggiamento. Così il giornalista ha parlato al regista della puntata del programma Mythbusters in cui i due presentatori Jamie Hyneman e Adam Savage svelano la verità dietro miti e leggende popolari. Jamie e Adam hanno dimostrato come la zattera sarebbe in effetti sprofondata nelle acque gelide dell’oceano se entrambi i protagonisti fossero saliti per cercare di salvarsi, ma un modo per sopravvivere c’era! Infatti, legando sotto la porta i giubbotti di salvataggio, la zattera sarebbe riuscita a galleggiare anche con il peso dei due innamorati.

Naturalmente Cameron ha spiegato che Jack e Rose si trovavano in una situazione ben diversa rispetto a quella più tranquilla dei due presentatori del programma, che hanno avuto tutto il tempo e la lucidità per studiare la strategia più efficace per far galleggiare la zattera. Il freddo, la paura, l’acqua gelida, l’ipotermia, lo shock della tragedia attribuita all’impatto con l’iceberg, di certo non avrebbero favorito i due amanti nel progettare razionalmente un piano!

Bene, prova ad immaginare la situazione: sei Jack, immerso nell’acqua gelida a -2 gradi e il tuo cervello inizia a risentire dei primi segni di ipotermia. Arrivano i Mythbusters e ti chiedono di slacciarti il giubbotto di salvataggio, di immergerti sotto alla zattera e legare il giubbotto in chissà quale maniera. Questo significa rimanere sott’acqua a -2 gradi per un processo che richiede almeno 5-10 minuti. A rigor di logica, moriresti subito. In che modo sarebbe potuto funzionare? Jack ha fatto la scelta migliore, rimanere in parte fuori dall’acqua sperando che qualcuno lo vedesse e lo tirasse fuori di lì.

A questo punto non ci sono dubbi. Jack non avrebbe potuto in nessun modo salire sulla zattera senza mettere in pericolo Rose e il suo sacrificio è stato necessario per la sopravvivenza della sua amata.

E, a distanza di anni, pur conoscendo la trama e i dialoghi a memoria, di fronte a queste affermazioni, non possiamo che commuoverci ancora!

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