Nel corso della puntata inoltre, è stato messo in evidenza un errore nel ricorso che è stato pubblicato per dare il via alle procedure di dichiarazione di morte presunta della giovane Ylenia. Nel testo c’è infatti scritto che la ragazza è scomparsa il 31 dicembre del 1994. Al contrario, dagli atti e dalla denuncia di scomparsa presentata dal papà risulta che la ragazza sia scomparsa ben 12 mesi prima. Infatti Ylenia Carrisi ha telefonato alla famiglia il primo gennaio del 1994 e dopo questa telefonata non ha dato più notizie. Unica altra certezza è che ha lasciato la stanza d’albergo dove alloggiava a New Orleans il giorno 6 gennaio del 1994. Da allora nessuna traccia.

Rimane solo da augurare alla famiglia una svolta positiva, anche se viene spontaneo chiedersi se è giusto un “accanimento” del genere, un’ostinazione nel voler cercare una persona scomparsa vent’anni fa o se chiudere definitivamente una vicenda così dolorosa. Di fronte a tutto questo, è ammirevole l’amore che una madre può provare e dal suo punto di vista, le ragioni per non voler smettere sono più che comprensibili.

Un augurio a questa famiglia, e a tutte quelle che hanno perso una persona nella maniera più brutta: senza sapere dove sia nè come sta.

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