Il papà: "Nuova vita per altri 5 bambini grazie agli organi di Marco"

Marco ha perso la vita a soli 6 anni correndo con la sua minimoto. Ecco il racconto del padre e la scelta di donare gli organi per salvare altri bambini.

Sospendiamo ogni giudizio. Il popolo della rete si è scagliato contro il papà di Marco, colpevole di aver permesso che il figlio praticasse uno sport troppo pericoloso a soli 6 anni. Sospendiamo ogni giudizio perché Marco è morto. Anche se il suo cuore e altri suoi organi continueranno a battere in altri 5 bambini che, senza di lui, probabilmente, non ce l’avrebbero fatta. Di fatto sono tanti i bambini che praticano questo sport e, purtroppo, a volte le rigide regole e gli equipaggiamenti di sicurezza non bastano.

Domenica 10 luglio Marco è stato vittima di un incidente mentre correva con la sua minimoto. Il bambino si trovava sulla pista Racing park di Viadana, in provincia di Mantova e stava rientrando ai box in compagnia del padre dopo alcuni giri di prova. La moto era spenta e Marco la stava spingendo ai bordi della pista verso un gazebo. Non è chiaro cosa sia successo dopo. Secondo le prime testimonianze il padre di Marco avrebbe in qualche modo acceso la minimoto e il mezzo sarebbe partito senza dare il tempo a Marco di prenderne il controllo.

Il bambino si sarebbe schiantato con la sua minimoto contro una cancellata e l’impatto, violentissimo, gli avrebbe provocato lesioni ad una gamba, ad un braccio oltre che un gravissimo trauma cranico. I soccorsi sono stati immediati e Marco è stato trasportato al pronto soccorso tramite eliambulanza in codice rosso, ma cosciente. Il piccolo è stato ricoverato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo nel reparto di terapia intensiva ed in condizioni gravissime.

Il decesso non è stato immediato: Marco ha lottato per diversi giorni e i medici hanno tentato in tutti i modi di salvarlo, svegliandolo anche dal coma farmacologico per valutare meglio la situazione.

Ma non ce l’ha fatta.

Ad annunciarlo su Facebook è stato il padre di Marco, Cristian Scavarelli, con questo post in cui ha rivelato di aver detto sì alla donazione degli organi. I suoi reni, i polmoni, il cuore e il fegato salveranno altri bambini e daranno speranza alle loro famiglie.


Ieri un altro colpo al cuore per il suo papà a cui su Facebook è ricomparso un post di un anno fa.

Un disegno fatto da Marco con un cuore e la scritta “Papà ti voglio bene“. Qualcosa che in molti hanno considerato un segno dall’aldilà di quel bimbo.

I funerali si terranno martedì 19 luglio alle ore 9.30 nella palestra comunale di Dosolo, piccolo paesino vicino Mantova e il padre ha invitato chiunque volesse a partecipare perché Marco, dice, avrebbe voluto così.

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