Il cast dei naufraghi della decima edizione dell’Isola dei Famosi pare completo e si arricchisce di nuovi nomi e di cachet che fanno discutere e rabbrividire.
Come già detto in precedenza, il format è pronto ad approdare sulle reti Mediaset con la conduzione di Alessia Marcuzzi.

I nomi ufficiali sono questi:
Rocco Siffredi, il porno attore più celebre d’Italia;
Charlotte Caniggia, “bomba sexy”, figlia del calciatore della Roma, di cui personalmente io ignoravo l’esistenza (ed ero pronta a continuare a farlo per sempre). Una bionda tutto pepe, “famosa” per selfie piccanti.

Dopo “Amici” e “Tu si que vales” nella scuderia Mediaset è entrato di tutto diritto anche Valerio Scanu, che distrugge il suo talento vocale, ridicolizzandosi come concorrente da reality. Un vero peccato per un giovane così dotato.

Confermata anche Cecilia Rodriguez, sorella di Belen; Fanny Neguesha, che come merito ha quello di essere stata l’ex fidanzata di Mario Balotelli durante il tira e molla con Raffaella Fico e i processi per il riconoscimento della figlia Pia.

Gli appassionati di Master Chef ritroveranno Rachida Karrati, concorrente dal carattere discutibile della penultima edizione del talent; Catherine Spaak; Eleonoire Casalegno e PierLuigi Diaco (ho dovuto googlare il suo nome per capire chi fosse).

Si parla anche di Vittorio Brumotti, conosciuto grazie a Striscia La Notizia e fidanzato con l’ex velina e ex naufraga Giorgia Palmas e Guè Pequeno, musicista rap, che dopo aver scritto e cantato canzoni contro le escort, è stato l’ex amante di Sara Tommasi e Nicole Minetti.

L’ex igienista ed ex parlamentare dalla pensione d’oro è la più discussa di questa edizione. Non tanto per la sua immagine,  ma per il cachet da capogiro che le è stato offerto per la sua partecipazione: 200mila euro.

Non so voi, ma io rimango indignata.
Passi che l’intrattenimento televisivo deve tendenzialmente essere democratico e piacere un po’ a tutti, che non si può vivere di soli film e documentari (Che poi, perchè no?!), passino compensi alti, molto alti, in fondo la colpa è tutta dello share e degli sponsor che ora più che mai si fanno la guerra per comparire, anche velatamente, in pochi secondi di programma per tentare di recuperare le sorti dell’azienda, ma 200mila euro per Nicole Minetti (e non mi dilungo troppo per rispettare un minimo le dure leggi dell’oggettiva dell’informazione) è troppo.

Boicottare il programma rimane l’unica democratica alternativa. 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!