A sostenere tutto ciò l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo che rivela:

“Si avvia a certificare che le coliche si possono prevenire bevendo mezzo bicchiere di succo di limone al giorno. Meglio dei farmaci perché non ha controindicazioni”.

La ricerca è stata condotta con il sostegno del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp(Indicazione geografica protetta).

Il lavoro avviato nel 2008 ha coinvolto per la prima volta medici, ricercatori e agricoltori, per dimostrare le proprietà del limone nella prevenzione e cura di questa malattia, ancora meglio dei farmaci comunemente utilizzati con effetti collaterali non tollerati da quasi un terzo dei fruitori.

Era già noto che il consumo di agrumi, accompagnato da una dieta specifica, fosse benefico in questa malattia ma la novità è che sia proprio il limone a dimostrasi il più efficace per combatterla.
Soddisfatti della scoperta gli agricoltori, poiché il limone in Italia ha una superficie coltivata che sfiora i 13 mila ettari e sei prodotti tutelati dal marchio Igp.

Perché proprio il limone?

Il contenuto in citrato nel limone è di 42,9 grammi per chilo, cinque volte superiore rispetto all’arancia. Quindi è sufficiente la spremuta di due/tre frutti per ottenere l’analogo risultato ottenuto da una medicina a base di citrato di potassio.
Secondo Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri:

“Siamo di fronte a una notizia molto interessante considerando che la calcolosi renale è molto diffusa nel nostro Paese, con milioni di persone affette da questa patologia. Si tratta di un disturbo ad altissimo coefficiente di ricadute: i calcoli si riformano in un paziente su tre in un arco temporale che va dai due ai cinque anni. Questo impone ai pazienti un continuo monitoraggio della situazione e, soprattutto, una particolare attenzione alla dieta”.

Fonte: tgcom24

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