Che gli uomini fossero fissati con la lunghezza del loro pene era una cosa che sapevamo già da tempo. Che per rimediare a ciò fossero disponibili a sottoporsi a dolorose operazioni chirurgiche, invece, è una cosa nuova.

A lanciare l’allarme per i troppi interventi è l’Accademia di chirurgia transalpina che ha rivelato, lo scorso giovedì, come, in Francia, sempre più cittadini decidano di sottoporsi a queste operazioni inutili e dolorose. L’Istituto di ricerca ha sottolineato come molti di questi uomini, malgrado la loro impressione di avere un pene piccolo, siano in realtà perfettamente nella media: l’85% dei francesi che decide di entrare in sala operatoria non ne avrebbe alcun bisogno.
Per ridurre questi casi l’Accademia di chirurgia ha, quindi, deciso di pubblicare uno studio riguardo alle misure medie che dovrebbe raggiungere il pene per essere considerato fisiologicamente attivo: a riposo dovrebbe misurare tra i 9 e i 9,5 cm (circonferenza circa 8,5 cm), mentre in erezione tra i 12,8 e i 14,5 cm (circonferenza >10,5 cm).
In questo modo l’Accademia spera di disincentivare coloro che pensano di sottoporsi a tali interventi che, tra l’altro, possono anche avere risultati controproducenti per ciò che concerne l’erezione e la fecondità, a causa dei materiali che vengono utilizzati.

Dunque, uomini, sarebbe proprio il caso di “dare meno peso a questi cm”. Il problema è che la maggior parte è convinta che avere un pene “piccolo” significhi essere un disastro a letto: peccato che un paio di centimetri in più non servano a molto. Le donne si innamorano di voi per ciò che siete e non per ciò che avete tra le gambe!

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