Chi è l’uomo più alto che sia mai vissuto sul pianeta? Si chiamava Robert Wadlow e ha vissuto nel Novecento. Recentemente sono emerse delle foto che lo ritraggono e lo mostrano nella sua unicità.

Il 22 febbraio 1918 nacque un bimbo in salute di nome Robert Wadlow. Sebbene nessuno potesse immaginarlo, quello che sembrava un bimbo comune crescerà come l’uomo più alto al mondo. La crescita straordinaria di Robert Wadlow fu alimentata da una ghiandola pituitaria iperattiva. Questo l’ha portato a raggiungere uno straordinario tasso di crescita subito dopo la nascita. Dall’età di 5 anni doveva indossare vestiti creati per i 17enni, dato che aveva raggiunto l’altezza di 1,63 metri. Tre anni dopo sorpassò in peso e in altezza il suo stesso padre, che torreggiava dai suoi 1,87 metri e da 90 chili di peso.

Non si può negare che Robert Wadlow fosse un bimbo straordinario, comunque i suoi genitori hanno cercato di rendere la sua vita il più normale possibile. Non è stato facile per lui partecipare alle normali attività infantili, a causa di alcune modifiche che la situazione richiedeva. All’età di 13 anni divenne il più alto scout del mondo e doveva indossare un’uniforme su misura, e aveva una tenda e un sacco a pelo modellato sulla sua altezza. Ma anche a scuola la questione si è proposta come problematica, tanto che gli fu realizzato addirittura un banco su misura, come spiega All That’s Interesting.

Il “gigante” raggiunse il record come uomo più alto del mondo quando raggiunse i 2,53 metri all’età di 18 anni. Comunque soffrì di debolezza e mancanza di sensibilità a gambe e piedi, il che richiese apparecchi per le gambe e un bastone per camminare. Nel 1940, uno di questi apparecchi che sfregava contro una gamba, gli causò un’infezione. Peggiorò e il 15 luglio 1940 Robert Wadlow morì all’età di 22 anni. Prima della morte, i dottori misurarono la sua altezza: 2,72 metri. Le ultime parole del “gigante” furono un riferimento alle nozze d’oro del nonno paterno:

Il dottore dice che non tornerò a casa per i festeggiamenti.

Durante la sua breve ma intensa vita, Robert fece delle esperienze che sono rimaste nella storia per varie ragioni. Per esempio nel 1936 fu notato dal circo itinerante dei Ringling Brothers: nello spettacolo del circo, l’uomo più alto del mondo fu accostato alle persone molto basse che già lavoravano in quella compagnia. Ma fu la presenza di Wadlow a far accorrere sempre più persone e lui divenne presto una celebrità. Tanto che nel 1938 un’azienda produttrice di scarpe lo contattò per offrirgli un lavoro. Si trattava di un mestiere promozionale: Robert divenne il volto della compagnia, pubblicizzando le scarpe dedicate a coloro che avevano dei piedi molto grandi. Inoltre, nella busta paga erano incluse anche delle costose scarpe su misura, che gli erano necessarie.

Quando non viaggiava per il mondo, prima con il circo poi con l’industria calzaturiera, l’uomo più alto del mondo si godeva il risposo con famiglia e amici. Tutti l’hanno descritto come una persona educata e di buon carattere, tanto che tutti lo chiamavano «il gigante gentile». Tra i suoi hobby c’erano la chitarra – finché la sua crescita glielo ha permesso – e la fotografia. Oltre all’eredità d’affetti lasciata dopo la sua morte, l’uomo più alto del mondo ha qualcosa di fisico che lo ricorda: una statua di bronzo a grandezza naturale nella sua città natale di Alton in Illinois, mentre altre tre si trovano nei musei Guinness in varie zone del Nord America. Infine svariate statue di cera sono nei “Believe It or Not Museums”.

Sfogliate la gallery per vedere le sue eccezionali foto.

Robert Wadlow, la storia e le foto surreali dell'uomo più alto del mondo
Fonte: Getty Images
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