Lou Salomé, la "bambina" amata da Freud, Nietzsche e da ogni uomo incontrasse

Lou Salomé, la "bambina" amata da Freud, Nietzsche e da ogni uomo incontrasse
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Lou Salomé è state una delle poche donne dell’età moderna a rappresentare tutte le sfumature delle femme fatale. Bellissima e molto colta, fin dall’adolescenza lasciò dietro di sé una scia di uomini inconsolabili. Alcuni di loro arrivarono addirittura a suicidarsi per lei. Pietro Citati la descrisse così in un vecchio articolo per La Repubblica, intitolato La bambina mangiauomini:

Quando era giovane, Lou incantava tutti: Nietzsche, Paul Rée, scrupolosi professori, anziani teologi svizzeri, giovani studenti che le scrivevano subito lettere innamorate, anziane signore “idealiste”, i dotti e i semplici: incarnava in maniere diverse i sogni di ciascuno, come se fosse la proiezione di tutti coloro che la incontravano. Attraeva e respingeva. Se lo avesse desiderato, avrebbe incantato un gatto, una rosa o una pietra, che si sarebbero precipitati estatici ai suoi piedi. Quando diventò adulta, poeti, sociologi, orientalisti, psicologi, uomini politici, drammaturghi, giornalisti, economisti, medici illustri la corteggiarono disperatamente: quasi sempre invano.

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Sigmund Freud, Friedrich Nietzsche, Paul Rée, Rainer Maria Rilke e molti altri studiosi e intellettuali dell’Europa di inizio Novecento. Cosa aveva di speciale Lou Salomé? Occhi chiari, capelli biondo cenere e figura minuta, in realtà esercitava un fascino molto più potente sugli uomini, ovvero quello dell’intelligenza, della cultura e di una libertà assoluta. Non a caso, Nietzsche compose Così parlò Zarathrusta proprio nel periodo in cui aveva frequentato la ragazza, con cui aveva discusso a lungo le sue idee.

Oggi la figura magnetica di Lou torna al cinema, nel film Lou von Salomé diretto daCordula Kablitz-Post, con Nicole Heesters, Katharina Lorenz, Liv Lisa Fries, uscito nel nostro Paese il 26 settembre 2019.

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