Keith Richards, quel bravo ragazzo del rock che è un miracolo sia ancora vivo

Keith Richards, quel bravo ragazzo del rock che è un miracolo sia ancora vivo
Fonte: instagram @officialkeef
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Se si cercasse una personificazione del Rock’n’roll, quello fatto da genio e sregolatezza che si accompagna a sesso e droga, sicuramente sarebbe Keith Richards.

Messo al quarto posto da Rolling Stones nella classifica dei migliori chitarristi di sempre stilata nel 2003, Keith può però vantare un singolare merito decisamente più prestigioso: essere stato omaggiato dalla rivista musicale che porta il nome del gruppo che lui, con Mick Jagger e Brian Jones, ha fondato nel 1962.

Si potrebbero scrivere pagine intere su Keith Richards, sia come musicista che come esempio perfetto della rockstar maledetta, tanto virtuosa e talentuosa quanto in continua lotta con i demoni delle dipendenze; ci ha provato anche lui stesso, a raccontarsi, in Life, autobiografia uscita nel 2010, forse senza riuscire comunque nell’impresa di racchiudere in un libro tutta la sua vita tempestosa, costellata di successi e accompagnata da altrettanti vizi.

L’immancabile sigaretta stretta tra le labbra, il viso segnato dalle rughe, forse più profonde di quante ne avrebbe un settantaseienne che avesse vissuto un’esistenza tranquilla, non continuamente in giro per il mondo e non dedito al consumo di alcol e droga.

Ma, del resto, cosa aspettarsi da un uomo che ha dichiarato che proprio con le sostanze stupefacenti ha smesso di prendere l’influenza, oppure

Io non ho mai avuto problemi con la droga. Ho avuto problemi con la polizia

Come recita una sua famosa frase ormai diventata cult?

La realtà è che tutta l’esistenza stessa del chitarrista nato a Dartford il 18 dicembre del ’43, sotto un cielo minato dalle bombe tedesche, è stata un’avventura degna di una delle migliori sceneggiature cinematografiche: dalla passione per il proibito, fino a quelle amorose, un esempio su tutti la relazione con l’attrice e modella italo-tedesca Anita Pallenberg, allora fidanzata dell’amico e compagno di gruppo Brian Jones; fuggirono insieme, Keith e lei, durante un viaggio in Marocco con gli altri membri del gruppo, ed ebbero tre figli: Marlon, Angela – nome originale? Dandelion – e Tara, morto ad appena tre mesi per un problema respiratorio. Rimasero una coppia fino al 1978, quando si lasciarono dicendo di amarsi tantissimo, ma di essere troppo nocivi l’uno per l’altra.

Keith Richards è un artista a tutto tondo, capace di far innamorare generazioni di amanti del rock senza rimanere aggrappato costantemente al passato glorioso, ma di evolversi, esplorando nuovi tempi e sonorità, anno dopo anno; è un attore, o almeno lo è stato una volta, quando ha smesso chitarra e sigarette per vestire i panni del pirata – e che pirata -, come Teague Sparrow, papà di quel Jack interpretato da Johnny Depp nella saga dei Pirati dei Caraibi.

Ma è anche, e forse sorprendentemente, un cuore d’oro, che ha accettato di partecipare con chitarra e voce al video “Get Up Stand Up” della fondazione “Playing for Change”, per raccogliere fondi da destinare a vari progetti di educazione nei paesi del Terzo Mondo, proprio tramite la musica.

Insomma, sarà pure un bad boy, ma sotto sotto un animo gentile il “vecchio” Keith lo ha eccome; e nella sua romanzesca, gloriosa vita, più di una volta ha avuto la prova di essere uno baciato dalla dea bendata, come in queste occasioni, che vi raccontiamo in gallery, e che rivelano tutte le volte in cui Keef  ha rischiato davvero la pelle. Per fortuna l’ha dura.