Pochi artisti hanno saputo attraversare gli anni Sessanta con la stessa grazia di Joan Baez. Ha interpretato canzoni intense e rivoluzionarie, diventando il volto del pacifismo americano in un momento storico complesso e delicato. Ha sempre cantato per i più deboli, e non per diventare un’icona: lo è comunque, ma con una rara leggerezza.

Forse non tutti sanno che è stata proprio lei a credere per prima nel talento di Bob Dylan. Fu proprio Joan Baez a lanciare la sua carriera, nei primi anni Sessanta, nel periodo in cui erano una coppia. In un’intervista di qualche tempo fa a Repubblica, la cantautrice americana ha ricordato come è nata Love Is Just a Four-Letter Word, scritta per lei dall’allora compagno.

Praticamente gliel’ho rubata. Eravamo in camera insieme e lui stava scrivendo con la macchina per scrivere. Questo foglio è caduto per terra e io l’ho raccolto.

Joan Baez c’era a Woodstock, si trovava in prima fila nelle proteste contro la guerra in Vietnam e alla marcia per i diritti civili a Washington, nel 1963. Ha lottato per le minoranze, per le donne, per la Terra e per i diritti di gay e lesbiche. Non ha mai avuto paura di farsi avanti e di cantare anche per chi non aveva voce. Quando le si chiede se sia stato difficile essere sempre contro, però, lei non ha dubbi.

Quando avevo 19, 20 anni, le donne bruciavano i loro reggiseni. Era il periodo della ribellione e ovviamente quello del folk era l’ambiente più ribelle. Non mi è mai capitato di avere problemi di alcun tipo. Il problema esiste per le donne che devono lottare tutti i giorni, che cercano di farcela nell’industria, che vogliono diventare un produttore, un ingegnere. Devono lottare oggi più di ieri perché quello spirito di protesta non c’è più.

Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita e la carriera di Joan Baez…

Perché chi non conosce Joan Baez dovrebbe ascoltarla subito
Fonte: Billboard
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