Nella storia degli Oscar ci sono stati momenti indimenticabili, che rimarranno per sempre nella memoria collettiva. Tra questi c’è anche il discorso di ringraziamento di Federico Fellini, premiato il 29 marzo 1993 con il Premio Oscar alla Carriera. Le sue toccanti parole in inglese, da ascoltare e riascoltare nel video di quella serata, erano tutte per sua moglie, Giulietta Masina.

In queste circostanze è facile essere generosi e ringraziare tutti… Vorrei naturalmente, prima di tutto, ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con me… Non posso nominare tutti, quindi lasciate che faccia un solo nome, quello di un’attrice che è anche mia moglie… Grazie, carissima Giulietta… E per favore, smettila di piangere!

Premiato sul palco del Dorothy Pavillon di Los Angeles da altre due icone del cinema italiano, Marcello Mastroianni e Sophia Loren, Federico Fellini aveva allora 73 anni. A rendere questo ricordo ancora più commovente è il fatto che il regista sia poi morto quello stesso anno, il 31 ottobre, un giorno dopo l’anniversario dei cinquant’anni di matrimonio con Giulietta. Lei lo seguì pochi mesi dopo, il 23 marzo 1994, per un tumore ai polmoni. Prima di morire, l’attrice chiese che al suo funerale venisse suonato il brano del film La strada, film diretto da Fellini in cui interpretava la protagonista femminile.

Fellini è stato ricordato nel corso del Festival del Cinema di Venezia, con delle “Pillole d’Archivio”: piccolissimi film da un minuto o poco più, tratti dal’Archivio Storico Luce, che hanno accompagnato alcuni film della Selezione Ufficiale.

Federico Fellini in frames, questo il titolo della raccolta dell’Istituto Luce Cinecittà – prima volta che le “pillole” vengono dedicate alla biografia di un unico personaggio nella storia della kermesse lagunare – ha celebrato, in anticipo, i cento anni dalla nascita del regista, venuto al mondo il 20 gennaio 1920.

Insieme a Giulietta hanno formato una delle coppie più affiatate del mondo dello spettacolo, nonostante le risapute scappatelle del regista. Un matrimonio, ma anche un sodalizio professionale, iniziato negli Anni Quaranta: Giulietta Masina e Federico Fellini si conobbero infatti nel 1942 all’interno degli studi dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche). Fu un colpo di fulmine: si sposarono il 30 ottobre del 1943 ed ebbero un figlio, Pier Federico, nato il 22 marzo 1945 e morto appena undici giorni dopo la nascita.

Non ebbero altri figli, ma restarono uniti per cinquant’anni, loro due da soli, nonostante le voci, nonostante i drammi. Nonostante la depressione del regista e la malattia, fulminante per lui (in seguito a un episodio di soffocamento seguito da ipossia), più lenta e dolorosa per lei. Sempre discreta, Giulietta Masina rimase al fianco di Fellini per tutta la sua vita.

Silenziosa e malinconica, proprio come la Gelsomina del film La strada, il personaggio venduto per diecimila lire, un fiasco di vino e un cartoccio di mortadella allo zingaro saltimbanco Zampanò. Il segreto della loro coppia lo aveva raccontato l’attrice a Gianfranco Angelucci, l’amico regista e sceneggiatore della coppia che su di lei ha scritto un libro, Giulietta Masina. Attrice e sposa di Federico Fellini (Edizioni Sabinae).

Giulietta Masina attrice e sposa di Federico Fellini

Giulietta Masina attrice e sposa di Federico Fellini

Gianfranco Angelucci racconta una Giulietta Masina inedita e intima in una biografia lucida e toccante.
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Cosa unisce una coppia quando non ci sono bambini? Ho visto, e non lo dico per trovare delle scuse, che in molte coppie con figli questi diventano un ricatto per una convivenza obbligata. La coppia senza figli, se sta insieme, è perché sta bene. Ci sono stati 50 anni di scambi tra me e Federico. Magari anche di qualche gelosia mia, di qualche incomprensione, di qualche lite – io poi divento una furia, una volta ogni vent’anni. C’è stata una vita. Devo dirlo, una vita sincera, autentica, vera, senza ipocrisie, con il coraggio di rimanere e di essere noi stessi, sempre.

Riuscirono a trovare il loro equilibrio, sebbene a sopportare il peso più grande sembra sia stata proprio Giulietta Masina. Il regista riminese infatti non sapeva stare lontano dalle donne: giunoniche, burrose e spumeggianti, come quelle che sceglieva per i suoi film (come Anita Ekberg in La Dolce Vita) e che erano così diverse dalla sua esile moglie. Per moltissimi anni sembra esserci stata la farmacista Anna Giovannini, ribattezzata “Paciocca” da Federico, ma non fu l’unica.

Sandra Milo raccontò di aver avuto una relazione segreta con il regista per ben diciassette anni, poi ci fu la femminista Germaine Greer, e forse anche altre. Donne bellissime, ma che non sostituirono mai la sua Giulietta. “Il nostro primo incontro io non me lo ricordo, perché in realtà io sono nato il giorno in cui ho visto Giulietta per la prima volta”, raccontò Fellini in un’intervista, quella sera del 1993 a Los Angeles durante gli Oscar. E, quasi insieme, morirono, come se non potessero sopportare di stare lontani uno dall’altra.

Le lacrime di Giulietta Masina quando Federico Fellini le disse "Basta piangere"
Fonte: YouTube
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