Tilda Swinton sa come stupire. E lo ha fatto non solo nei panni di attrice poliedrica e versatile – pensate al suo ruolo in Suspiria di Luca Guadagnino, presentato a Venezia 75 – ma anche nei panni inediti di curatrice di una mostra, quella intitolata Orlando e inaugurata alla Aperture Foundation di New York nel giugno del 2019, in cui titolo è stato ispirato dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf del 1928 in cui un giovane nobile vive per tre secoli senza invecchiare e mutando misteriosamente il proprio genere.

Non a caso, Tilda Swinton è diventata icona di androginia interpretando sia ruoli femminili che maschili; pensate all’arcangelo Gabriele nel film Constantine, oppure al triplo ruolo di madame Viva Blanc, Helena Markos e del Jozef Klemperer in Suspiria.

Già, a proposito del remake dell’omonimo film di Dario Argento, un vero e proprio cult tra gli amanti dell’horror e non solo, Guadagnino è riuscito a restituire al pubblico un ottimo prodotto anche grazie al mistero circolato attorno alla figura di Lutz Ebersdorf, interprete del dottor Klemperer, che altri non era se non proprio la Swinton, come da lei stessa rivelato al New York Times.

La risposta alla domanda: stai interpretando il dottor Klemperer in Suspiria? – ha scritto in una mail Tilda Swinton – è sempre che il dottor Klemperer è interpretato da Lutz Ebersdorf.

In altre parole, l’attrice non ha interpretato Klemperer, ma Ebersdorf che impersonava Klemperer. Un po’ tortuoso? Non per il concept del film, dato che per Ebersdorf è stata pensata persino una falsa biografia da diffondere, grazie a Imdb, per rendere tutto molto più realistico. Ora la pagina non esiste più, dato che il mistero è stato svelato.

Tornando a Tilda Swinton, parliamo di un’attrice estremamente versatile che ha scelto produzioni di qualità e cinema indipendente per la sua carriera, diventando tanto iconica per il suo stile di recitazione e il suo trasformismo. Nel 2019 è stata impegnata in tre diverse produzioni, a partire da Avengers: Endgame, con un cameo, per proseguire con I morti non muoiono (The Dead Don’t Die), di Jim Jarmusch, The Personal History of David Copperfield, di Armando Iannucci, mentre nel 2021 l’abbiamo vista in The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun e Memoria, per la regia di Apichatpong Weerasethakul.

In gallery proponiamo un excursus sui suoi personaggi più interessanti.

Il fascino ipnotico, androgino e trasformista di Tilda Swinton
Fonte: Suspiria
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