“Ci sono soltanto tre motivi che inducono una persona a diventare una spia”, racconta l’esperto di spionaggio Brian Sullivan nel documentario Il caso Laura D’Oriano, realizzato nel 2010 da Quattroterzi. “Il primo, il più raro, è l’ideologia. Desideri danneggiare quello che identifichi come il tuo nemico. Il secondo è il denaro. Il terzo, che è il più comune, è il ricatto”.

E fu proprio il terzo motivo a spingere Laura D’Oriano a diventare una spia. Italiana d’origine, ma cosmopolita nello spirito, era sposata con un uomo difficile. Sparì dalla provincia francese in una notte di primavera, nel 1935, per cercare una nuova vita a Parigi, più indipendente e libera. Le figlie, ancora molto piccole, non la videro mai più: avevano solo una foto della madre, che custodivano gelosamente sotto il cuscino, nascosta agli occhi del padre.

“Per tutto il periodo dell’adolescenza, ho sempre considerato mio padre come una persona severa e dura”, spiega Anna, la figlia di Laura D’Oriano, nel documentario. “Un giorno, ancora oggi faccio fatica a raccontarlo, eravamo usciti al largo su una barca a remi. Era estate, dissi qualcosa riguardo alla mamma, lui mi prese e mi scaraventò giù dalla barca, spingendomi sott’acqua con un remo. La sua seconda moglie gridò ‘Guarda che annega!’ e lui disse ‘Meglio così'”.

Quando le sue condizioni economiche peggiorarono, Laura D’Oriano avrebbe potuto tornare dal marito e dalla famiglia, che si era trasferita nella neutrale Svizzera. Non furono i soldi, quindi, a spingerla a diventare una spia, ma sicuramente una sorta di ricatto. Era il 1940 e avrebbe dovuto presto abbandonare Parigi, perché sprovvista di un permesso di soggiorno. Se la polizia francese l’avesse fermata, avrebbe rischiato l’arresto.

Laura cedette così alle richieste di un tale, chiamato Daniel Pétard, che la mise con le spalle al muro e le fece firmare un documento in cui lei prometteva di fornire il suo aiuto in caso di necessità. Ancora non lo sapeva, ma era già diventata un’agente segreta al servizio degli Alleati. E, presto, sarebbe diventata anche l’unica donna a essere giustiziata nella storia italiana.

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Chi era Laura D'Oriano, l'unica donna italiana condannata a morte e giustiziata
Fonte: Corriere della Sera
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